E’ cronaca di questi giorni la confisca dei motorini. Il Codice della Strada (art. 213 comma 2 sexies, come modificato dal D.L. 115/2005, convertito in L. 168/05) ha previsto la sanzione accessoria della confisca obbligatoria del ciclomotore o motoveicolo nel caso in cui il mezzo sia stato adoperato per commettere una delle violazioni amministrative di cui agli articoli 169 comma 2 e 7, 170 e 171 del Codice della Strada. Due recenti sentenze dei Giudici di Pace di Napoli e Giarre hanno messo in discussione la conformità delle suddette norme del Codice della Strada con la nostra Costituzione. I giudici hanno infatti revocato la confisca dei ciclomotori (per circolazione in assenza di casco protettivo). La legge non rispetterebbe infatti il principio di eguaglianza di cui all’art. 3 della Costituzione, perché prevede la confisca del motorino, mentre in altri casi di violazione, identici o analoghi, ma compiuti con altri mezzi, la legge non impone tale misura (ad esempio se il conducente di un autoveicolo non allaccia le cinture di sicurezza o trasporti carichi sporgenti oltre i limiti ammessi). Sono entrambi violazioni al Codice della Strada ma stranamente nel caso dei ciclomotori, il cittadino perde la proprietà del mezzo in modo definitivo mentre nel secondo caso, l’automobilista rischia solo la sanzione pecuniaria. E’ evidente la disparità di trattamento. La legge violerebbe inoltre l’art. 42 della Costituzione (che tutela la proprietà privata), non rispettando l’eccezionalità dello strumento della confisca, che è provvedimento definitivo e comporta la perdita totale del bene. Altra incongruenza della legge: contro il provvedimento di confisca è possibile fare ricorso al Prefetto, che è la stessa Autorità che ha disposto il sequestro ai fini di confisca, invece che al Giudice ordinario come vorrebbe il principio di tutela dei diritti del cittadino. Confconsumatori chiede al Governo ed al Parlamento la sollecita revisione della norma. Chi fosse interessato a ricorrere contro il provvedimento di confisca, tutte le informazioni potranno essere reperite presso lo sportello dell’associazione, che ricordiamo sarà aperto sabato 22 ottobre 2005, e per il mese di novembre il giorno 5 ed il giorno 26, dalle ore 10,00 alle 12,00 (tel.0565/937209-0565/937277-email: confconsumatorielba@libero.it). Lo sportello della Confconsumatori ha una sede anche presso l'Ufficio Relazioni con il pubblico del Comune di Portoferraio. Si ricorda che è necessario prendere un appuntamento e che i giorni di apertura dello sportello nel mese di novembre sono: sabato 5 e sabato 26 dalle ore 10.00 alle ore 12.00, per appuntamenti telefonare all'URP del Comune di Portoferraio 0565/937277.
Ragazzi e motorini