Forse è solo una questione di fiducia. Fiducia nell'intelligenza e nella capacità critica delle persone, nel caso del giornalista i lettori, per il politico gli elettori. Credo che la replica di Gian Paolo Soria sia esemplare, a partire dal linguaggio e dalla lunghezza, e poi anche nei contenuti. Per usare una metafora semplice, presa in prestito dal tressette, "uno bussa a fiori, l'altro risponde a denari". Più chiaramente. La forma di lettera personale: "Caro Sangalli". Come se fosse una disputa a due. Una questione di puntiglio. Come se non esistesse una questione morale all'Elba, che coinvolge ANCHE il comune di Campo. Le considerazioni a titolo personale dimostrano che si ha una concezione deviata della politica: non la "res publica", ma questioni intime, di famiglia, di amici e parenti. Complimenti vivissimi, ma non cercate di tirare in mezzo gli altri, che non "sperano" nella colpevolezza di persone, sperano solo in una politica migliore e più pulita. Graziani, Ageno, Febbo e altri ancora non sono stati inquisiti bandata privata, alla Lapo Elkann, per intenderci. Ma per come hanno usato il denaro dei cittadini, o per come si ipotizza abbiano utilizzato a fini privati le loro cariche pubbliche. Voi (e ribadisco il plurale, perché è qualcosa che appartiene a buona parte della classe dirigente elbana), ripeto, ne fate una questione personale. O al massimo di appartenenza di partito (addirittura di corrente). Parlate di tutto meno che dei fatti, dei contenuti. Parlate per slogan. Quando potete minimizzate, spiegate che non è successo niente, che pochi casi isolati non si possono generalizzare. Quando non potete, tirate in ballo i sentimenti umani, di amicizia, oppure i Grandi Principi del Diritto, le Teorie Universali, o peggio ancora, i complotti politici. Si vede che non siete più abituati a rispondere di niente, a rispondere dei FATTI. Nessuno ha mai risposto sulle cose più scandalose dell'Elba (a partire, a costo di passare per fissato, dall'impianto sul Buraccio, che alla fine mi convinco di avere voluto io). E responsabilità, guarda caso, viene proprio dal verbo "rispondere". Ai cittadini, non al "caro Sangalli".
su la testa baldi sangalli