Torna indietro

Portoferraio - Traffico in centro: Colleghi Commercianti non mi avete convinto

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : mercoledì, 19 ottobre 2005

E così sul traffico in centro storico si torna indietro, il nostro sindaco ha voluto (forse un po' obtorto collo) rispettare una promessa che gli era stata quasi estorta da un gruppetto di accalorati commercianti certo più preoccupato del proprio cassetto, per loro stessa ammissione, che della vivibilità della propria cittadina e del suo futuro (soprattutto turistico). Miopi, i miei cari colleghi, di fronte alla prospettiva, certo possibile e realizzabile, di un necessario e vitale cambiamento per il miglioramento, anche commerciale, di questo centro storico che stava cercando di muovere i primi passi. Qui è bene ricordare con quale disprezzo è stata accolta da molti commercianti la prima inversione del senso di marcia, che serviva anche alla parte alta di Portoferraio e -ma chi se ne frega di loro- ai suoi abitanti; "Il traffico così, fa schifo!" si ripeteva. Ricordiamo anche con quale sterile scetticismo venivano osservate Piazza Cavour e Via C.V.Veneto senza traffico. "Questo è uno squallore!" si diceva nei capannelli permanenti riuniti però in mezzo alla piazza. Non importa se il buonsenso suggeriva di dar il tempo al pubblico di abituarsi al cambiamento e al Comune di valutare se quell' esperimento poteva essere invece positivo, anche perché senza valutazioni serie e concrete prospettive di consolidamento, nessuna amministrazione responsabile avrebbe potuto investire anche un solo euro negli arredi urbani. E poi, cari colleghi, non valeva forse la pena di rassicurare, invece di ripetere ad ogni cliente che entrava in bottega, soprattutto se elbano, che tutto era: sbagliato, un casino, un disastro e che in centro storico non ci si poteva più arrivare? Per mesi non c'è stato altro argomento di cui parlare. Siamo arrivati alla ridicola esposizione di cenci gialli come le bandiere issate dalle navi in quarantena, in segno di sprezzante dissenso. Una parte della stampa locale ha condito il tutto con titoloni da 11 settembre e così la frittata l'abbiamo fatta proprio bene. Poi di fronte all'evidente, anche se parziale, miglioramento, e all'inaspettato apprezzamento di molte persone, elbane e non, per quel pezzettino di centro urbano faticosamente riconquistato ad una sua vivibilità, allora si è dovuta trovare un'altra grave colpa comunale che giustificasse la cagnara sempre in atto, e cioè che: "prima di chiudere il traffico bisognava mettere i servizi, e oprattutto 'costruire' i parcheggi (almeno multipiano o scavando sotto le fortezze)". In effetti la vecchia storia che la casa si costruisce partendo dalle fondamenta e non dal tetto sarebbe stata azzeccata, se non fosse per il fatto che la richiesta, ripetuta ossessivamente dai "gialli" per ritornare all'antico modo, non era fatta per il rispetto di alcune norme elementari di urbanistica, ma solo per ripristinare subito l'indecoroso parcheggio selvaggio in Piazza Cavour. Dispiace e lascia molto perplessi constatare come di fronte all'evidente declino commerciale del centro storico di Portoferraio che dura ormai da alcuni, troppi anni, interessando tutte le stagioni e molte attività, comeper una parte dei commercianti l'unica vera causa sia da imputare al "poco traffico di auto". Per mio modestissimo parere invece una delle principali cause della crisi costante che viviamo in centro storico, è proprio da imputare al numero crescente dei veicoli (che negli anni è stato inversamente proporzionale a quello dei clienti) nelle sue strade e nelle piazze rinascimentali, rendendo questa cittadina che sarebbe bellissima, invece disordinata, sporca, grottescamente caotica e perciò addirittura brutta, in parte invivibile per le sue dimensioni, piena di transenne provvisorie e vasi orribili, di auto parcheggiate ovunque. Noi, credo, abbiamo bisogno di persone, eventualmente di clienti, non di automobili, e di certo non siamo né potremo mai essere un Autogrill. Questo è, soprattutto per quanto riguarda il turismo, come ci ripetono da anni i nostri ospiti, le agenzie di viaggio, le guide turistiche, gli articoli di giornalisti famosi, i clienti dell'approdo turistico Darsena Medicea e tutti sappiamo che il turismo a Portoferraio potrebbe coprire almeno otto mesi dell'anno: da marzo a ottobre e senza un turismo forte, che costituisca almeno tre quarti del fatturato annuo, il nostro centro storico è destinato in buona parte a spegnersi, commercialmente, come un lumicino. Anche se alcune attività, per la loro tipologia, non traggono direttamente grande giovamento dagli afflussi turistici, queste rappresentano una minoranza nel panorama commerciale generale del centro storico e comunque se esse restassero da sole, per la possibile chiusura della maggioranza restante, potrebbero solo sperare in qualche santo, a me sconosciuto, perché l'interesse di qualsiasi pubblico verso questa parte della cittadina diverrebbe pari a zero. Con o senza traffico aperto. Per quanto riguarda il periodo lavorativo invernale, per il quale è stata richiesta l'assoluta necessità di riaprire il traffico in Piazza Cavour, vanificando così anche qualsiasi speranza di miglioramento negli arredi urbani e nell' aspetto di quella parte di centro storico (interventi belli non si realizzano in pochi giorni), l'idea che riaprendo la piazza contesa un flusso massiccio e ininterrotto di clienti si riverserà nelle nostre attività è, secondo me, una pia illusione visti i tempi che viviamo. Ricordiamoci che la maggior parte dei centri storici italiani di città e cittadine, dei paesi, anche di quelli non turistici, sono chiusi al traffico o hanno un traffico regolamentato o ridotto solo ad alcune ore. Proviamo a chiederci perché, e smettiamo di dire che Portoferraio è diversa: ma da chi sarebbe diversa e soprattutto perché? Concludo annotando che in questo frangente non ha vinto chi ha davvero a cuore il futuro economico del centro storico di Portoferraio e di tutte le sue attività, nessuna esclusa, ma solo chi ha urlato di più, come spesso accade. Non è stato un bello spettacolo ma in particolare la vecchia strada che così abbiamo ripreso purtroppo, secondo me, non ci porterà da nessuna parte.


traffico nuovo  piazza

traffico nuovo piazza