AN: Diritto allo studio leso per centinaia di studenti dei licei
Scritto da : Sergio RossiPubblicato in data : martedì, 18 ottobre 2005
In relazione all’articolo del Tirreno “Il Classico ha traslocato in periferia”, IL COORDINAMENTO ELBANO DI AN E IL CIRCOLO DI CAPOLIVERI sollecitano la provincia ad un maggiore impegno per garantire la messa a norma degli istituti di sua proprietà e ad elaborare una programmazione seria di investimenti sugli istituti superiori. Si sottolinea come la situazione complessiva del Liceo di Portoferraio non possa non destare preoccupazione. Nonostante già la legge n.23 dell’11 gennaio 1996 ripartiva così le competenze: 1. i comuni provvedono alla fornitura ed alla manutenzione ordinaria e straordinaria degli edifici da destinare a sede di scuole materne, elementari e medie; 2. le province provvedono alla fornitura degli edifici per le scuole superiori ed alla loro manutenzione ordinaria e straordinaria. la nostra provincia è inadempiente. Dalla Provincia di Livorno nessuna attenzione per gli istituti elbani. Gli interventi fatti quest’anno, dopo solleciti decennali da parte degli operatori scolastici, delle famiglie e degli studenti sono iniziati ad anno scolastico avviato. Così dopo la beffa l’inganno. Diritto allo studio leso per centinaia di studenti dei licei che hanno frequentato il primo mese di scuola con un orario ridotto : tre ore settimanali anziché sei. Ciò vuol dire 90 ore di lezione annuali in meno rispetto ai coetanei residenti in altre località che tradotti in giorni diventano 15 inficiando i 200 giorni di scuola definiti obbligatori a livello nazionale ed europeo. Il calendario scolastico della Regione Toscana prevede infatti 207 giorni effettivi di lezione, se si sottraggono 15 giorni scendiamo a 193, se poi il liceo sarà sede di seggio elettorale arriveremo a 187 giorni scarsi. E’ legittimo tutto questo? Si chiede la creazione del polo scolastico all’ex Caserma di Finanza in tempi rapidi soltanto per fare rumore e per far credere all’opinione pubblica che la colpa è sempre dell’avversario politico.Se la provincia non ha fondi e ha investito poco o niente sulle strutture esistenti, come farà a mettere a norma quell’arsenale?
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