Un inconveniente tecnico sorto nella nottata tra sabato e domenica ci costringe a recapitare nella nostra particolarissima e virtuale edicola con molto ritardo il nostro giornale. Ciò accade pubblicando un numero che già per suo conto è particolare, infatti il n. 934 di Elbareport esce a tre anni esatti dal 16 Ottobre 2002 quando con molta emozione mettemmo in linea il n. 1 . Non parleremo di numeri, lo abbiamo fatto due giorni fa mentre il nostro quotidiano volava oltre un'altra soglia statistica, quella del duemilionesimo contatto. Ci fermiamo solo un attimo per riflettere quanto è cambiata l'isola e con essa la sua informazione nel lasso di tempo intercorrente tra il n. 1 e il n. 934 di un giornale che potrebbe scrivere (se non fosse di pessimo gusto) come la Settimana Enigmistica sotto la testata: "Vanta tentativi di imitazione" E le imitazioni sono un fatto comunque positivo, se chi di dovere ha scucito e scuce molti soldi per tentare di controbilanciare l'indubbio impatto che ha avuto (alla fine se ne sono accorti pure i DS e la sinistra) sulla gente, un giornale artigianale ma nuovo, "aggressivo" sui problemi e scritto da sinistra e aperto a tutti. Un giornale che si è informato alla massima che Luigi Totaro ha riportato sulla sua carta intestata: "Senza servi padroni non ce n'è" e forse anche in ragione di questo capace di segnare nell'ultima settimana 24.000 contatti, ragionando delle piccole cose di una casa che di abitanti in totale ne conta 26.000. Che Elbareport sia stato un traino per la destra ad attrezzarsi è positivo, perchè così si crea una pluralità di voci, perchè si stimola a leggere ed informarsi la gente di quest'isola, che le statistiche dicono essere la terra contemporaneamente più ricca e meno istruita di Toscana. Positivo perchè si crea ulteriore domanda ed ulteriore lavoro nel campo dell'informazione. E ci sia consentito festeggiare anche un altro dato difficilmente riconducibile a grafici o numeri, quello della crescita umana professionale della piccola squadra che confeziona ogni giorno per voi che leggete, con l'entusiasmo di un volontario e lo scrupolo di un professionista, il prodotto Elbareport. Chi firma questo "A Sciambere" un po' anomalo non cesserà mai di ringraziarli.
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