Il giorno 5 ottobre u.s a Portoferraio durante la partenza della nave per Piombino ( alle ore 09.40 ) si è consumato un altro infortunio sul lavoro che solamente per un “miracolo” non si è tramutato in incidente mortale. Non possiamo continuare ad assistere (passivamente) al ripetersi di infortuni sul lavoro, nei porti e sulle navi; darne risalto sulla carta stampata e poi continuare la routine quotidiana come se niente fosse accaduto, restando consapevolmente in attesa di altri infortuni. Occorre quindi impegnare tutte le Autorità preposte e tutte le parti Sociali per creare le condizioni di un lavoro davvero sicuro. L’Autorità Portuale può svolgere un importante ruolo per una maggiore sicurezza sul lavoro Art 24 Legge 84/94 e succ. modif.;al riguardo la stessa, deve indire un convegno sulla sicurezza del lavoro nei porti e sulle navi, in tempi brevi, coinvolgendo tutte le Parti che possono contribuire a garantire la maggiore sicurezza possibile non solo ai Lavoratori. Alle Capitanerie di Porto, che risultano prime nell’Unione Europea in merito al numero di ispezioni a bordo delle navi,(Italiane ed Estere) si chiedono ulteriori controlli circa gli orari di lavoro dei lavoratori Marittimi a bordo delle navi, altresì ai lavoratori del porto, che troppo spesso non sono attinenti alla legge 626/271/272/ ed al recente decreto legislativo 108/2005 in attuazione alla direttiva 1999/63/CE relativa all’organizzazione del lavoro della Gente di Mare. I rappresentanti dei lavoratori FILT – CGIL Monaci Andrea Manzi Mario UIL – TRASPORTI Belmonte Alessandro CISL – TRASPORTI Martorella Enzo
Moby incidente annegato Croce Verde