E’ semplicemente vergognoso che una forza politica come AN, coinvolta a pieno titolo nel periodo più buio che l’Elba abbia mai conosciuto, senta il diritto di speculare su un fatto grave che coinvolge un iscritto ai DS. Che la consigliera Amadio scenda in campo per darci lezioni di moralismo e di etica ci fa semplicemente ridere. Pretendere da un personaggio come la signora Amadio delicatezza e rispetto per persone coinvolte in vicende dolorose e ancora tutte da chiarire, comunque in attesa di giudizio, sarebbe come chiedere ad un elefante di muoversi con delicatezza dentro un piccolo negozio di cristalleria. La presidente di alleanza nazionale si avventa come uno sciacallo sulla vicenda che riguarda il Vicesindaco di Campo nell'Elba con l'evidente e squallido scopo di trarne qualche vantaggio elettorale. Lei stessa ricorda che già in precedenza aveva segnalato assieme alla sua "camerata" On. Napoli le vicende del Comune di Campo nell'Elba al Prefetto di Livorno, chiedendogli lo scioglimento del Consiglio Comunale definendolo un “sistema mafioso”, accuse che si sono poi rilevate del tutto inconsistenti per gli organismi a cui erano state segnalate. Agghiacciante é poi l'accostamento della vicenda in questione al prefetto Gallitto. Le due vicende non risultano essere tra loro collegabili caso mai il prefetto Gallitto deve essere associato all'On. Matteoli che la presidente di alleanza Nazionale trascura di citare, tira invece in ballo Lamberti (cugino dell'ex Sindaco di Livorno). Alla consigliera Amadio (che dovrebbe essere invece consigliata) ricordiamo che le responsabilità penali, qualora accertate, sono personali, né di famiglia né di gruppo e che Lei non ha la statura politica per darci lezioni di moralismo e di etica. Non possiamo accettare giudizi e processi sommari da un partito che ha approvato leggi per coprire responsabilità penali dei massimi dirigenti del governo di cui fa parte. Ciò dimostra che questi dirigenti sono ancora impregnati di una chiara cultura fascista, con la quale abbiamo chiuso il 25 Aprile 1945. I DS, anche nei fatti a cui non erano interessati, non hanno mai infierito “in primis” sui personaggi legati ad AN ed ai suoi alleati. Hanno sempre espresso e lo riconfermano adesso, piena fiducia nell’operato della Magistratura, nell’interesse dei cittadini e nel pieno rispetto delle persone coinvolte e chiedono che si faccia chiarezza, presto e bene. Siamo un Partito, lo ribadiamo, che considera la “questione morale” un principio fondamentale per chi amministra la “cosa pubblica”. Non copriamo né giustifichiamo chicchessia. Alla consigliera Amadio consigliamo di dimettersi Lei da qualsiasi incarico pubblico, farebbe sicuramente un servizio al Paese e, chissà, forse anche al suo Partito.
DS Congresso Campo Mario Giannullo