Lo sciopero delle lezioni da parte di una classe di 2^ media di Portoferraio, mediato ovviamente dalle figure genitoriali dei rappresentanti di classe, è un bel gesto di vivacità che può fare solo bene. Innanzitutto ai giovani studenti, coinvolti su una questione che li riguarda da vicino, anzi da vicinissimo: i banchini sui quali hanno passato tutto l'anno passato e l'inizio di questo, banchi piccini e assolutamente inadatti,(come le aule del liceo, senza vie di fuga nel caso di incendio e con un rapporto metri quadri/studente sotto la norma, ma questo è un altro caso). L'iniziativa fa bene anche agli adulti, ai quali i ragazzi dicono "occupatevi di noi, la scuola è importante, metteci in condizione di studiare.." , e tante altre cose.. Significa questo, forse, fare una polemica pretestuosa nei confronti della scuola o del Comune al quale spettano gli interventi sugli arredi scolastici? Certamente no, poichè ognuno ha la sua propria funzione: la pubblica amministrazione, dopo aver messo a disposizione i fondi necessari, ha il compito di obbligare la ditta fornitrice ad onorare il contratto che, si presume, avesse tempi di consegna certi; i genitori dei ragazzi , dopo aver pazientato un bel po', avevano il diritto dovere di protestare, almeno per liberarsi da quel fastidioso senso di impotenza che ci assale in questi casi... Può anche darsi che questa modalità di PARTECIPAZIONE (cosa altro è questo minisciopero?) ci aiuti a mettere in fila alcuni altri problemi delle nostre scuole: basterebbe ascoltare i ragazzi per accorgersi che i bagni delle scuole medie hanno dei problemi, che forse non ha senso dover pagare l'acqua da bere o portarsela in spalla assieme a 10 Kg di libri, che la palestra..., ecc ecc. Credo che mia figlia, rimanendo a casa, abbia inoltre fatto, in realtà, lezione di educazione civica, imparando che si può protestare civilmente per un diritto; la bravura degli insegnanti, ne sono certo, l'aiuterà a recuperare presto le ore perdute.
bimbi schiopparello