"Siamo sconvolti per le morti nella scuola di San Giuliano. Quando ad essere colpiti sono i bambini, la casualità del Terremoto si fa ancora più insopportabile". Esprime così il suo cordoglio per il dramma di S. Giuliano di Puglia Vittorio Cogliati Dezza, della Segreteria nazionale di Legambiente, e aggiunge: "Non è tempo oggi di additare colpevoli, ma non possiamo non ricordare come troppo spesso gli edifici scolastici siano insicuri e potenzialmente a rischio". Si legge infatti nell'indagine Ecosistema scuola di Legambiente che raccoglie dati su 81 dei 103 capoluoghi di provincia “ che oltre un quarto delle scuole italiane necessita di urgenti interventi di manutenzione straordinaria. "Il dato “ spiega Cogliati Dezza -, preoccupante in sé, diventa assai più significativo se pensiamo che l'Italia è un territorio sottoposto a forte e diffuso rischio terremoti (il 26,5% degli istituti si trova in aree sismiche), idrogeologico e vulcanico". "La vera grande opera pubblica prioritaria per il Paese dunque è quella del sistematico risanamento degli edifici scolastici. Rivolgiamo perciò un pressante invito al governo affinché già in Finanziaria vengano stanziati fondi per queste opere!" "Allo stato dei fatti” conclude Cogliati Dezza “ci sembra di poter sottolineare positivamente l'efficienza della macchina dei soccorsi, grazie anche all'aiuto di tanti volontari arrivati da tutto il Paese." Edifici che necessitano d'interventi urgenti di manutenzione straordinaria 26,07% Scuole che sorgono in aree a rischio ambientale dichiarato Rischio idrogeologico 2,30% Rischio sismico 26,49% Rischio vulcanico 0,00% Rischio industriale 1,13% Altro 0,94% Tutte le percentuali sono sicuramente sottostimate, perché spesso i Comuni non dispongono di una mappatura completa del rischio ambientale. E’ sicuramente del tutto falsa la percentuale relativa al rischio vulcanico, perché è sufficiente considerare le scuole che sorgono nelle vicinanze dei nostri principali vulcani attivi per capire che c'è una totale ignoranza e sottovalutazione del pericolo. Edifici realizzati prima del 1900 4,93% Edifici realizzati tra il 1900 e il 1940 12,58% Edifici realizzati tra il 1940 e il 1965 27,19% Edifici realizzati tra il 1965 e il 1990 50,94% Edifici realizzati tra il 1990 e il 2000 4,35% L'anno di costruzione ci fornisce un dato esclusivamente quantitativo che non è possibile trasformare in qualitativo, perché molto dipende dal tipo di manutenzione cui l'edificio è soggetto. C'è da considerare il 17,5% degli edifici che sono stati costruiti prima del 1940 (di cui il 4,9% prima del 1900) e che attribuiscono al territorio un importante valore storico, anche se possono creare seri problemi di manutenzione.