Tutto è iniziato intorno alle 13.30 quando un giovane escursionista tedesco in gita di istruzione all’Isola d’Elba insieme ad un nutrito gruppo di coetanei ed alcuni educatori, cadeva malamente a terra procurandosi un trauma distorsivo e la sospetta frattura di una caviglia che gli impedivani di riprendere il cammino. Le lesioni riportate dal ragazzo (17 anni ancora da compiere) non erano gravissime ma il luogo era uno dei meno propizi. Gli escursionisti si trovavano infatti in località Piano alle Sughere in quota sul massiccio del Capanne sopra Vallebuia, e per raggiungere la strada asfaltata c’era da compiere ancora tratti molto scoscesi. L’allarme partito dal cellulare di uno dei gitanti arrivava alla sala operativa livornese del 118 che in un primo momento chiamava in servizio la Croce Rossa Campese, ma successivamente allertava anche la Misericordia di Portoferraio i cui Volontari che raggiungeva Vallebuia con il medico di turno, la Dottoressa Roberta Franchi. Poi intorno alle 14.30 arrivavano nella parte alta di Vallebuia anche i Vigili del Fuoco. Proprio ai Pompieri ed al medico veniva affidato il compito di tentare il recupero a piedi dopo una notevolissima scarpinata, durante la quale, resisi conto della difficoltà che avrebbero incontrato anche nel discendere a piedi con il ferito barellato, i Vigili del Fuoco, pur continuando a salire chiedevano l’aiuto di un elicottero, e trovavano la disponibilità dell’intervento di un aeromobile del loro Corpo di stanza ad Arezzo. Intanto però i soccorritori raggiungevano l’infortunato in quota e la Dottoressa Franchi, nel caso autrice di una performance fisica di tutto rispetto, tirato il fiato prestava le sue cure al giovane. Intorno alle 16 l’elicottero rosso dei Vigili del Raggiungeva la zona e si manteca in volo librato sopra chi lo attendeva. Si calava l’acrobata , che accompagnava il ferito a bordo ma venivano anche fatti imbarcati il medico ed i Pompieri della Squadra salita da Vallebuia ed il medico. Il volo durava poco, i passeggeri venivano fatti scendere presso l’aero porto di La pila da dove con un altro automezzo il tedesco veniva finalmente condotto all’ospedale di Portoferraio. Particolare curioso il secondo pilota dell’elicottero intervenuto era Giampaolo Galli, un campese che in passato come volontario della Protezione Civile aveva battuto le stesse valli del Monte Capanne. Giampaolo Galli, che ha ricevuto da poco tempo l’abilitazione al pilotaggio del particolare velivolo, si è trovato a compiere una delle uscite operative in volo si è ritrovato a lavorare proprio sopra il tetto di casa sua.
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