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A Sciambere popolar-carciofilo

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : domenica, 09 ottobre 2005

Dopo le porcherie offerteci ieri dal calcio moderno cerchiamo di rifarci la bocca con un buffo ricordo del calcio che fu. C'era un posto dove era quasi obbligatorio andare a guardare la TV quando la nazionale italiana di calcio incontrava l'Unione Sovietica o altra nazionale dei paesi dell'est: nella bettola di Troncaceci. In quegli anni di TV in bianco e nero quel locale odoroso di tabacco e di vino era frequentato da signori provenienti dai popolarissimi palazzi ponticellini dove c'era una forte presenza di comunisti straconvinti che l'URSS fosse il paradiso dei lavoratori e la loro patria politica. Quegli incontri erano quindi fonte di lacerazioni interne: tifare per il tricolore o la bandiera rossa? Però poichè l'abbandono dei colori patrii poteva apparire disdicevole, quelli che avevano risolto l'intimo conflitto stando dalla parte della Russia in genere si tacevano, al più si lasciavano andare ad un commento bonario sul nemico pallonaro. Un pomeriggio però assistemmo ad una gustosa scenetta c'era in atto una discussione tra due spettatori sulla mancata concessione di un rigore alla Russia e uno alla fine esplose: "E dillo chiaro che sei pe' la Russia!" Ma il presunto filosovietico ribatté: "E qui ti sbagli .. io so' sportivo e so' per chi gioca meglio!" Il battibecco cessò, anche perchè stava maturando un'azione di gioco importante, e due giocatori dell'Unione Sovietica stavano scendendo in area italiana e lo "sportivo" di qualche secondo prima urlò con la voce strozzata: "Forza compagni!"


portoferraio calcio ghiaie audace livorno 1946

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