La crisi che ha investito la Giunta portoferraiese pare smuoversi dalle sabbie mobili degli ultimi giorni. Rifondazione Comunista, che si era presa una pausa di riflessione, è uscita dall’attivo di sabato pomeriggio elaborando un comunicato per così dire di equilibrio di cui anticipiamo i punti principali. E’ stata riconfermata la piena volontà del partito di rimanere all’interno della maggioranza. “Mai d’altronde – sottolinea il segretario Mauro Filippini – era stata messa all’ordine del giorno un’ ipotetica uscita.” Rifondazione ritorna perciò al tavolo della verifica chiedendo che essa sia fatta sui contenuti prima che sui nomi, sui punti di programma prima che sulle poltrone, mantenendo però inalterati gli attuali equilibri politici. Punti nevralgici sui quali Rifondazione chiederà un serio impegno saranno il sociale e la partecipazione. Sei mesi di tempo per varare il nuovo regolamento e lo statuto comunale in modo da adeguarsi alla rete dei Municipi a cui ha aderito il comune di Portoferraio. Tempi certi anche per il sociale, in modo da poter verificare le tappe della riorganizzazione. Scotta anche l’urbanistica che Rifondazione chiede rimanga ancora al Sindaco Peria fino a quando non ci sarà l’approvazione definitiva del Regolamento Urbanistico. Determinante, per il partito rappresentato in consiglio comunale da Daniele Palmieri, Massimo Forti e Benedetto Lupi, il mantenimento degli equilibri politici del primo anno di governo. Per questo si chiede all’Isola e la Città di non sottrarsi dal compito di fornire un nuovo nominativo che possa sostituire quello del dimissionario de’ Michieli Vitturi alla partecipazione. Una pausa di riflessione dettata soprattutto dalla volontà da parte di Rifondazione di riportare la discussione sui contenuti e non su un mero riassetto di nomi ed incarichi. Una linea semimorbida per porre sul tavolo questioni che appaiono irrinunciabili.
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