Non sappiamo se quando i nostri lettori leggeranno queste righe la macchina di morte si sarà già messa in moto, temiamo di sì. Pensiamo anche che ci sarà poca attenzione della gente, poco tempo da dedicare ai minimi fatti di casa casa nostra che continueremo a trattare. Con una tragedia planetaria in atto si guarderanno i canali televisivi, si berranno le agenzie, ad Elbareport si darà, forse, un’occhiata distratta. Ma è giusto che anche noi ci occupiamo di ciò che opprime queste ore, lo facciamo non esprimendo opinioni ma ricordando dei dati di fatto: Questa guerra si fa contro il parere acclarato della maggioranza dei paesi e degli uomini del mondo; Contro questa guerra si è svolta in Italia la manifestazione pubblica più partecipata della storia; Questa guerra si fa contro il parere di grandi paesi europei come la Francia e la Germania; Contro questa guerra ha levato la voce (e con parole durissime) Giovanni Paolo II°; Questa guerra si fa senza un mandato dell’Onu, quindi è illegale per il diritto internazionale; Il governo italiano concedendo le sue basi ai paesi belligeranti ha violato la Costituzione; Questa guerra comporterà il massacro di migliaia e migliaia di persone; Questa guerra ha già provocato e provocherà un impressionante numero di profughi (le organizzazioni umanitarie stimano tra 800.000 ed 1.000.000); E dopo questi ragionamenti “sanguinosi ed alti” fatecene fare qualcuno più nostrale e terra terra: Questa guerra avrà un effetto devastante per l’economia della nostra Isola, - poiché allontana l’Italia dall’Europa e riporta indietro oggettivamente quel processo di integrazione europea, che è stato il fondamento dello sviluppo del nostro territorio insulare - poiché lascerà dietro di se un mondo più instabile, con tensioni crescenti tra le popolazioni arabe e quelle occidentali, con un mondo a maggior rischio terroristico ed un mar Mediterraneo che difficilmente diventerà un mare di Pace, condizioni esattamente contrarie a quelle che servono per lo sviluppo di un’economia turistica come la nostra; La guerra in sé è idiota, questa particolare guerra lo è più di ogni altra, ed idioti sono coloro che l’hanno voluta, coloro che l’hanno permessa, coloro che l’hanno favorita.
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