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La pace si raggiunge anche con l’educazione e l’arte interculturale

Scritto da : Elena Maestrini
Pubblicato in data : sabato, 08 ottobre 2005

FIRENZE Oltre 500 invitati, provenienti da 61 paesi del mondo, sono stati scelti dal Centro Glorie Nazionali di Russia e dalla Fondazione Sant’Andrea Primo Chiamato, enti promotori dell’evento, per partecipare ai lavori del III Forum internazionale ‘Dialogue of civilisations’, che si sta svolgendo in questi giorni a Rodi e che vede la presenza dell’assessore regionale alla cultura Mariella Zoppi. Sul lavolo della discussione i grandi temi che la comunità politica internazionale è chiamata ad affrontare: gli effetti negativi della globalizzazione, le cause dei conflitti mondiali e i necessari interventi di pacificazione là dove guerra e odio, in tutte le loro forme, sembrano dominare l’animo degli uomini. L’obiettivo dichiarato degli organizzatori è dar vita ad una grande occasione di incontro tra uomini di stato, politici, economisti, esponenti di varie religioni, scienziati e intellettuali di tutto il mondo per cercare di elaborare un nuovo sistema di relazioni internazionali. “Al forum ‘Dialogue of Civilisations’– dichiara l’sssessore Zoppi – potrebbe essere dato questo sottotitolo: ‘La Russia si confronta con i gravi problemi del mondo, partendo dai valori culturali e spirituali che accomunano tutti gli uomini’. È molto importante che una nazione come la Russia, certo non immune da forti tensioni e da conflitti spesso drammatici, apra un confronto, al fianco delle più autorevoli personalità della Chiesa ortodossa, sulle grandi questioni che generano insicurezza, instabilità e paura nella nostra società. E la scelta di tenere il forum fuori dalla Russia, in Grecia, la nazione europea più vicina alla Chiesa ortodossa, non è priva di significato. Dobbiamo cogliere questi segnali di apertura e collaborare con tutti coloro che in ogni campo delle attività umane ed in ogni parte del mondo, sono impegnati a favorire il dialogo, il rispetto e la reciproca comprensione tra i popoli”. Tra gli argomenti trattati, il valore dell’educazione dei giovani, principale risorsa nella costruzione del futuro, e quello della cultura e dell’arte come strumento di dialogo e di integrazione. “Queste sono le idee – ricorda l’Assessore Zoppi – da cui è partito il progetto regionale Porto Franco: la realtà di oggi spinge a relazioni e contatti sempre più frequenti ed estesi e quando si sente parlare di ‘civilità superiori rispetto alle altre’, appare chiaro che l’unico terreno sul quale possiamo lavorare per correggere queste gravi ed assai diffuse semplificazioni e distorsioni della realtà, è quello culturale, su cui poggiano le idee che formano la nostra identità, il nostro modo di pensare e di guardare agli altri. Chi ama e pratica l’arte, la scrittura, il cinema, il teatro, favorisce decisamente il confronto, coltiva l’idea di una umanità ricchissima di vita e di pensieri e si allontana da una visione conflittuale e violenta del mondo”. Il convegno si chiuderà con la proiezione di un filmato, privo di commenti, le cui immagini mostreranno le infinite modalità con cui gli uomini riescono a comunicare tra di loro senza usare le parole: sentimenti, aspirazioni e valori che accomunano sono di gran lunga più profondi delle tante differenze che separano.


bambino saharawi rio marina

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