Nel leggere l’ultimo comunicato del Circolo “Lupi” di Rifondazione Comunista in merito all’ultimo contrastato Consiglio Comunale di Portoferraio, trovo alcuni passaggi rispetto ai quali sono stanco di non replicare anche perché, a quanto pare, certe animosità trovano eco anche in altri ambienti politici, oltre a Rifondazione (anche se oggi, ad elezioni concluse, meno di un anno fa) Leggo che “la realtà vera è che il centro-destra rinuncia ad una seria autocritica sulla passata esperienza di governo, che è finita come le cronache dei giornali hanno ben descritto e documentato”. Ma davvero per Rifondazione le cronache dei giornali sono da ritenersi il Verbo sulla cui base si tranciano inappellabili giudizi su fatti e persone per le quali la Magistratura stessa non ha emesso – ancora oggi – alcuna sentenza? Dare sfogo ad un livore (vero) giustizialista (falso) non rende onore ad uno Stato democratico fondato sulla Costituzione. E non parlo solo della Costituzione dell'Italia unita, perché addirittura la Costituzione Leopoldina, nel 1782, precisava che “nella condanna dei rei… dovranno puramente e con sana e costante intelligenza osservarsi le leggi e secondo quelle ordinare i processi e pronunziare le sentenze…” Rifondazione non ha bisogno di giudicati per pronunziare sentenze: il suo giudizio è definitivo e investe chi ha ricevuto avvisi di garanzia e chi non ne ha mai ricevuti, chi per fortuna ancora può scriverne e chi non può più… Il riferimento ideologico mi pare più vicino al Terrore di Robespierre che all’Illuminismo di Leopoldo, e per nostra fortuna Leopoldo ha abolito la pena di morte, perché con questi chiari di luna, qualche patibolo ci sarebbe anche potuto stare… giusto per risolvere il problema alla radice. Al DNA. non si comanda, così da sempre mal sopportato e da eliminare è chi diversamente la pensa. E per fortuna non è un gran numero e qui non ci sono Siberie….. La gente può così dare sfogo ai propri malumori: se l’hanno scritto qualcosa di vero ci sarà…Da tempo l’informazione sfrutta il ventre molle della popolazione che spesso purtroppo ha bisogno di capri espiatori, di vittime e di colpevoli …, la gente, ma un partito no! Fra l’altro ho dei dubbi: quando gli avvisi di garanzia arrivano ad esponenti di sinistra, l’accanimento è uguale? E poi, quale accanimento? Quello dei salti logico-politici di comodo: “E’ arrivato un avviso di garanzia al sindaco Ageno, che ha nominato tutti gli Assessori della sua Giunta e quindi, a tutti gli Assessori della Giunta Ageno è arrivato un avviso di garanzia o arriverà…” Credo sia meglio tornare alla realtà, senza voli demagogici che non fanno certo onore a chi li fa. Delle varie imputazioni mosse, a Portoferraio e all’Elba, alcune si sono già risolte in un nulla di fatto, altre sono ancora in sospeso perché – purtroppo – i tempi della giustizia sono più lenti delle vite che va a giudicare, altre non vi sono mai state. Ma intanto, tanto fango è stato sparso sugli avvisati e di conseguenza sulle loro famiglie. Io, Riccardo Nurra, ex Assessore alla Pubblica Istruzione del Comune di Portoferraio con sindaco Ageno, non ho mai ricevuto alcun avviso di garanzia, e, come me, Marcello Giardini, Adalberto Bertucci, Sergio Cavaliere e Novaro Chiari, mentre Alberto Fratti è ancora in Consiglio Comunale (e qualcosa vorrà dire…), e Giancarlo Ageno è morto, è morto prima che l’iter della magistratura fosse in un modo o nell’altro concluso, in un modo che, comunque, ancora non si conosce. Di cosa dovremmo fare autocritica? Di avere altre idee da chi oggi governa Portoferraio? Riccardo Nurra - ex Assessore P.S.: già che ci sono, siccome sento sempre parlare – quando si chiacchiera degli sperperi della passata Amministrazione – di spese voluttuarie e capricciose che hanno gettato il nostro Comune nella miseria più nera, fatemene un elenco dettagliato così anch’io potrò rendermi conto di quanto è effettivamente successo, forse ho perso qualche riunione di Giunta… ma non ho memoria di spese folli, ma solo di spese da considerare utili e necessarie al buon governo di Portoferraio.
manifestazione nurra studenti