Diceva un tizio abituato ad osservare i fenomeni dell'umano pensare e manifestarsi che in ogni tragedia c'è un pizzico di farsa e viceversa c'è in ogni farsa un pizzico di tragedia. In più quando un elemento di comicità involontariamente emerge da un contesto serio è chiaro che viene da notarlo immediatamente. Nella cronaca che i colleghi di Teleelba hanno ricavato del fatto che ha caratterizzato il 5 Ottobre elbano (il gravissimo incidente sul lavoro al porto) c'è un passaggio, probabilmente steso in uno di quei momenti concitati che si vivono nelle redazioni, che riesce a risultare comico pur ragionando di una cosa così seria: per fortuna, in quel momento, la nave si stava allontanando dal molo, altrimenti la caduta di Antonio Belmonte avrebbe potuto avere conseguenze davvero peggiori Facciamo mente locale: Belmonte stava sulla passerella, la nave si è allontanata dal molo senza che la passerella fosse sganciata (che in genere non si fa), la passerella tirata via è finita in mare, Belmonte anche. Va da sè che le la nave non si allontava, la passerella non cascava, meno che mai cascava Belmonte e le conseguenze erano sicuramente migliori. Tutto ciò per suggerire ai colleghi di Teleelba di non ripetere il concetto così come l'hanno espresso al Belmonte (a cui la redazione di Elbareport fa gli auguri di una pronta guarigione) che è una brava persona ma piuttosto brusca nei modi. Bene che a loro vada si sentiranno rispondere: "Per fortuna ... un cazzo!"