Nei confronti di un trentasettenne elbano abitante nel versante occidentale dell'Isola d'Elba e sono state formulate accuse molto pesanti. L'uomo che non ha una vera e propria occupazione, secondo quanto emerso dalle indagini dei Carabinieri della Compagnia elbana era uso frequentare una compagnia di adolescenti ed essendo dotato di un'auto usava offrirsi per accompagnare i ragazzi della comitiva per i suoi spostamenti. Ma sarebbe emerso che in due occasioni e con due diverse ragazze (entrambe all'epoca dei fatti quindicenni)non si sarebbe limitato a fungere da autista. Sembra che per due volte, trovatosi da solo in auto con una ragazza, l'uomo abbia improvvisamente deviato dal suo percorso conducendo la sua "ospite" verso una zona appartata, contringendola poi ad avere con lui un rapporto sessuale, anche se non completo. I fatti contestati all'elbano (che paradossalmente, anche se con qualche problema comportamentale, appare usualmente come una persona piuttosto mite) risalirebbero a circa un anno e mezzo fa. Per tutto questo tempo gli atti illeciti non sarebbero emersi perchè non comunicati da chi ne era a conoscenza ad alcun adulto, e meno che mai erano giunti alle orecchie dei familiari delle due ragazzine che si erano trovate coinvolte nella brutta storia. Poi qualcuno deve aver rotto il silenzio e sono cominciate (con la discrezione imposta dal delicatissimo caso) le indagini dei Carabinieri della Compagnia Elbana che hanno sentito una decina di persone, prima di formulare nei confronti del trentasettenne una denuncia per violenza sessuale e per violenza privata. Su richiesta del Pubblico Ministero del Tribunale di Livorno che segue il caso il Giudice per le indagini preliminari ha disposto nei confronti dell'indagato, che ha ritenuto opportuno lasciare a piede libero, la misura cautelare dell'obbligo di dimora al di fuori dell'Isola d'Elba.
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