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Controcopertina: Le canzoni degli Alfredini dalla Torre di Passannante a Canterbury

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : martedì, 04 ottobre 2005

Gli stornelli, i contrasti, le canzoni politiche, quelle d'amore e quelle d'osteria create o adattate dal popolo elbano volerammo presto in Gran Bretagna, risuoneranno nella severa Canterbury. Sarà una musicista elbana Daniela Soria raffinata cantante ed insegnante di canto a portare in inghilterra nel suo bagaglio i brani più importanti del patrimonio etnomusicologico isolano. Daniela Soria nata a S. Ilario all'ombra delle case che ospitarono Giuseppe Pietri e Pietro Gori è stata cresciuta a pane e musica, e rappresenta bene come in un substrato di cultura musicale popolare "alta" facilmente germoglia anche la musica colta. La scuola di arti dove insegna la cantante isolana (la Polis di Certaldo) le ha affidato il compito di rappresentare in una realtà formativa artistica gemellata che ha sede a Canterbury i canti popolari di Toscana richiesti dai colleghi inglesi. "Ho proposto allora - ci dice - un repertorio elbano. Si tratta principalmente di materiale derivato dalla ricerca sul campo condotta da Sergio Rossi e Patrizia Piscitello negli anni '70, che fu in gran parte trascritta da bravi musicisti come Pino Annarella e riproposta al pubblico in una serie di spettacoli della "Compagnia degli Alfredini" dal 1980 al 1985, più recentemente proprio con Pino e Sergio in occasione di una Festa dell'Unità organizzammo una rassegna di molti di quei brani musicali costruendo un "copione" che sarà anche l'ossatura degli spettacoli "inglesi", che si terranno dal 27 al 29 Novembre e nel quale sarò accompagnata da un collega e da due allievi della Polis". Sono passati vent'anni e chiediamo a Daniela Soria di ricordare cosa fu la Compagnia degli Alfredini nella quale ha mosso i primi passi come attrice e cantante: "Molte cose .. per iniziare una felice lunga stagione in cui un gruppo numeroso di ragazzi si divertiva, cresceva e si abituava alla discussione alla socialità. Dal gruppo si entrava e si usciva un anno dopo l'altro, mi pare che solo Francesco Cimino abbia recitato in tutti gli spettacoli, ma si rimaneva comunque nel "giro" di quel centinaio di persone che "erano" Alfredini. Poi è stato - continua Soria - un cantiere culturale e l'occasione per salire su un palco con un pubblico vero, ma solo dopo un lavoro da "dilettanti meticolosi" di mesi e mesi, anche duro. Un impegno che poi alla fine ha prodotto anche della qualità; negli Alfredini sono passati Francesca Ria, Luisa Brandi, Pino Annarella, Enrica Simoni, Alessandro Beneforti, Giorgio Galli, Arnaldo Gaudenzi, Riccardo Santini, persone che hanno praticato e/o praticano ancora le professioni dello spettacolo, e tanti altri bravissimi che hanno continuato non professionalmente a fare arte, ed altri ancora che non se ne sono occupati, che fanno i più disparati mestieri, ma che secondo me sono stati positivamente influenzati da quel crescere anche sulle tavole del palcoscenico... che insomma sono rimasti "alfredini" nell'animo". Chiediamo se per qualche verso gli Alfredini torneranno a farsi vedere e Daniela Soria (che ci dicono dotata, sul palco, quando vuole, anche di una notevolissima vis comica) non si fa scappare la battuta: "Eh sì, so che c'è aria di una rimpatriata, che almeno quelli ancora residenti vorrebbero nel 25° anno dal primo spettacolo ripresentare uno dei testi di Sergio ... va bene, però dopo sarà meglio che portino anche i su' figlioli eh! che loro incomiciano a essere vecchiarelli" (nella foto: 16 Giugno 1980 va in scena la prima di "Alfredino": per la prima volta nella sua storia il cortile della Linguella viene usato come spazio teatrale)


Alfredino  giugno 1980

Alfredino giugno 1980