Via Guerrazzi è penalizzata da sempre per il fatto che mancano i marciapiedi. Con il termine “sempre”, intendo dire almeno a partire dai primi anni ’70. Conosco infatti bene la zona perché sono nato a Portoferraio, dove trascorro ogni momento libero nella mia casa in piazzetta di Porta a Terra. In via Guerrazzi, le strisce che dovrebbero delimitare i marciapiedi sono quasi invisibili e non sono mai state efficaci per delimitare il parcheggio, talvolta “disinvolto”, delle automobili. Spesso le persone sono costrette a fermarsi tra due auto parcheggiate e devono aspettare che tutte le auto siano transitate, prima di poter riprendere a camminare. In via Guerrazzi l’esperienza sconsiglia di camminare fianco a fianco, come si fa in molti centri storici belli come quello di Portoferraio, ma molto più vivibili. E’ opportuno camminare in “fila indiana”, uno dietro l’altro, in quanto incombe sempre la probabilità di essere sfiorati dalle auto in movimento. E’ facile immaginare come possa muoversi una persona diversamente abile se, come in effetti avviene in via Guerazzi e piazzetta di Porta a Terra, il piano stradale permette alle auto in sosta di diventare “barriere architettoniche” imprevedibili, sia nel momento sia nel punto in cui si creeranno. Per delimitare i due lati della strada riservati alle persone che si muovono a piedi e quindi uscire da questo inaccettabile ed anacronistico stato di fatto, la soluzione più veloce ed economica potrebbe essere: parcheggio delle auto, solo da un lato di via Guerrazzi, a lisca di pesce e installazione di colonnine con catene. Sono stato il promotore e primo firmatario della proposta presentata in tal senso all’Ufficio Protocollo dell’Amministrazione Comunale di Portoferraio. Alla proposta hanno aderito anche persone che non abitano nella zona via Guerrazzi – piazzetta di Porta a Terra, ma che ritengono necessario razionalizzare la zona. Aggiungo, a titolo personale, che sarebbe davvero utile inserire le strisce pedonali in piazzetta di Porta a Terra, in modo che le persone che entrano in via Guerrazzi, provenendo dalla porta a terra, non debbano fare una sorta di “slalom” tra le auto parcheggiate all’uscita della galleria pedonale. Sarebbe inoltre da considerare l’opportunità di inserire le strisce pedonali anche all’uscita della scuola materna “Il Castello Magico”. Le strisce pedonali sono sempre presenti all’uscita degli edifici scolastici. La creazione di un’area pedonale in piazza Cavour ha reso più vivibile il Centro Storico di Portoferraio (almeno in piazza Cavour) ed è, secondo me, da considerare una iniziativa positiva che ha avuto il merito di far avvicinare le persone ad un diverso modo di vivere un centro storico, nuovo rispetto alla storia di Portoferraio (non nuovo rispetto ad altre realtà del nostro Paese e di altri Paesi Europei, dove la creazione di aree pedonali è da tempo diffusa ed apprezzata). Ritengo che la fase successiva nel percorso iniziato dall’Amministrazione Comunale di Portoferraio potrebbe essere la chiusura permanente ai veicoli delle persone non residenti nel Centro Storico, anche in l’estate, quando aumenta l’inquinamento da gas di scarico. Sono stato uno dei primi firmatari dell’altra proposta presentata all’Ufficio Protocollo dell’Amministrazione di Portoferraio: quella di modifica del piano di circolazione del traffico nel Centro Storico. La proposta, anche se fosse accolta, non è risolutiva. Tuttavia, qualche iniziativa andrà pure intrapresa, anche nel breve periodo, perché la vivibilità della zona via Guerrazzi – piazzetta di Porta a Terra non migliora solo con l’attesa della (possibile? probabile?) futura chiusura del Centro Storico ai veicoli dei non residenti. Ho ritenuto di disegnare un possibile piano del traffico - illustrato da Elbareport nel n. 917 del 27 Settembre 2005 - solo a titolo di semplice contributo per provare a migliorare la vivibilità in via Guerrazzi e piazzetta di Porta a Terra. Il desiderio di veder migliorare le condizioni del luogo in cui si vive o almeno si passa molto tempo può far sembrare la persona che vorrebbe il miglioramento come un improvvisato assessore al traffico, analogamente a quando molti si improvvisano commissari tecnici della nazionale di calcio. C’è però una sostanziale differenza tra le due situazioni: se la nazionale di calcio perde la partita non cambia niente, ma se migliorasse la vivibilità della zona via Guerrazzi – piazzetta di Porta a Terra, il vantaggio sarebbe per tutti, anche per coloro che guardano la partita senza parteciparvi.
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