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Palmieri: sceneggiata creata ad arte per non parlare di contenuti

Scritto da : Elena Maestrini
Pubblicato in data : sabato, 01 ottobre 2005

Parla il “bad boy” del consiglio comunale di Portoferraio, l’assessore Daniele Palmieri, protagonista giovedì di uno scontro verbale con la minoranza che ha determinato l’abbandono di quest’ultima dell’aula. “Si è cercato di buttarla in rissa per non stare sui contenuti. Non è vero che ho diffamato o offeso quei soggetti, d’altronde ci sono le registrazioni. E’ stato solo un tentativo di sviare dalla sostanza, per non parlare cioè di debiti fuori bilancio e riorganizzazione della macchina comunale. Gli interventi miei e di Peria - continua Palmieri - erano volti a contestare il penoso tentativo della minoranza di fare il paragone tra i debiti fuori bilancio prodotti da questa amministrazione e quelli della loro. Invece nessun paragone è possibile, né per quantità né per qualità. Abbiamo riconosciuto 1.044.000 euro di cui l’80% prodotti dalla vecchia amministrazione, frutto troppo spesso di acquisti o prestazioni ordinate direttamente da assessori. Il resto deriva in larga parte da un errore gravissimo di un dirigente e da un intervento urgente al tetto della scuola materna di San Rocco costato 32.000 euro.” Anche sulle inefficienze della macchina comunale Palmieri imputa una grossa responsabilità alla passata amministrazione: “Stiamo faticosamente ricostruendo quello che hanno distrutto. Con le modifiche dell’assetto dei dirigenti, due delle quali sono oggetto di indagini da parte della Magistratura (la destituzione di Donati nel 2003 e Coltelli nel 2004), quando siamo entrati in Comune alcuni dipendenti erano appena rientrati o erano ancora in malattia per patologie legate alle tensioni create sul posto di lavoro. “L’esito della sceneggiata creata ad arte dalla minoranza – conclude l’Assessore – è che il consiglio comunale giovedì ha riconosciuto, senza il loro contributo, debiti da loro prodotti, perché hanno ritenuto di abbandonare l’aula non assumendosi la responsabilità neppure verso loro stessi.”


daniele palmieri

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