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A Sciabere delle fave svizzere

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : venerdì, 30 settembre 2005

Questi concitati giorni passati un po' a seguire gli sviluppi della crisi amministrativa portoferraiese un po' a cercare di capire a quali bassezze può giungere la Cassapanca delle Libertà, quali altri artifici potranno escogitare i suoi maggiorenti per perdere il meno possibile, con Massimo Richelieu D'Alema che accusa Casini di essere il burattinaio dell'ennesimo assalto alla lealtà ed al buon gusto, ha corso il rischio di farci dimenticare un accaduto che deve essere invece ricordato. Lo abbiamo scoperto ripassando gli appunti e notando che su un foglio avevamo fatto due disegnini a mo' di rebus qualche baccello ed una bandierina con una croce al centro. Improvvisamente abbiamo recuperato ed abbiamo quasi urlato "Le fave Svizzere!" il bercio apparentemente he decontestualizzato ha attirato l'attenzione della nostra signora che ci ha guardato con un misto di affetto e preoccupazione che faceva trasparire il silente pensiero: "Quest'omo mi rincoglionisce!" Come farla passare liscia a quel popo' di torzolo che ha mandato a giro da solo nelle macchie di Vallebuia un bimbo di 5 anni? E per fortuna lo svizzerino è stato recuperato dal fungaiolo perchè chissà dove andava a finire. E poichè le ricerche sarebbero cominciate solo quando lo zucchino e la signora di zucchini avessero fatto mente locale sul fatto a loro un figlio, chissà in che sprofondi andava a rifini' quella creatura! Sicuramente l'avrebbero rintracciato a babbo morto (molto tardi). Oddio forse l'espressione babbo morto potrebbe indurre malevoli interpretazioni, facciamo allora che sarebbe stato trovato solo a babbo un po' pestato, In fondo un paio di gollettoni alla fava svizzera non sarebbero stati del tutto sprecati.