Egregio Direttore, Legambiente sta veramente esagerando: tutti i giorni un abuso grande o piccolo, una discarica, un imbecille che imbratta qualcosa. Sembra che siano dappertutto, nemmeno fossero la CIA! Ma leggendo tutta sta' roba sui giornali, compreso il Suo che fa da sponda a questi vigilantes che infastidiscono così tanto i benpensantes e malfacentes e suscitano le lamentele di qualche Suo collega, mi viene da chiedermi qualcosa. Dunque, gli ambientalisti scovano abusi, discariche, sudiciume vario, probabilmente aizzati ed aiutati anche da altri, non possono essere in cielo, in terra e in ogni luogo, starebbero così in alto da disturbare anche Berlusconi (secondo me la coincidenza dell'aumento delle segnalazioni con la ottima stagione dei funghi non deve essere causale), ma c'è un'altra categoria di persone all'Elba che conosce l'ambiente ed i sentieri come gli ambientalisti (anzi a sentir loro molto meglio): i cacciatori. Ora, costruzioni abusive e strade in mezzo alla macchia, discariche in mezzo ai lecci, ruspe al lavoro giorno e notte, dovrebbero far incazzare anche i cacciatori che si vedono invaso il territorio da questi "disturbi" non certo graditi agli animali. La mia domanda è: perchè i cacciatori (che a sentir loro sono i veri amanti della natura e i migliori conoscitori del territorio), sempre in giro dall'alba al tramonto, in auto e fuoristrada lungo strade che pochi conoscono o infrattati nei loro capanni, non hanno mai denunciato una discarica abusiva, un abuso edilizio, una macchina abbandonata nella macchia... e invece Legambiente lo fa un giorno si e l'altro anche? Cos'è: non hanno studiato educazione civica a scuola? Oppure sono selettivamente ciechi (daltonismo da cemento e spazzatura)? O forse i tordi, le lepri, i fagiani e i cinghiali preferiscono le case abusive? Tiro Fisso Come al solito trovo un poco sopra le righe il suo (o vostro) scherzare, pressochè tutti sanno delle nuove dinamiche delle popolazioni dei selvatici, che vede un numero interessante di specie avviarsi all'inurbamento, trovando nelle città, e negli agglomerati umani un nuovo habitat. E' quanto sta succedendo agli storni che volano a migliaia sui cieli delle città d'Italia, alle volpi ed agli scoiattoli che hanno conquistato quartieri sempre meno periferici di Londra, alle nutrie o castorini che popolano ormai molti dei nostri corsi d'acqua ai decorativi gabbiani che ingestiliscono le discariche anche a centinaia di chilometri dal mare, ai cinghiali ed ai mufloni che con l'Elba non c'entrerebbero un cazzo, che chi l'ha importati andrebbe spellato vivo, ma che ormai riempiono di gioiose e ronzicanti presenze macchie e alture sassose dell'Isola ma nel caso dei maiali pelosi da tiro a segno pure orti, giardini e tra un po' periferie. Dobbiamo salutare questa esplosione di vita ed accettarne anche i riflessi negativi e anche se l'orso ricomparso sulle nostre Alpi si spingesse oltre e per disgrazia dovesse mangiarsi qualche legaiolo, sarebbe un prezzo da pagare, certo ci dispiacerebbe assai (per l'orso costretto a cibarsi di quella roba lì) ma l'interesse ambientale prima di ogni cosa. Orbene ciò premesso lei fa facile ed ingiustificata ironia, è ovvio che le nuove costruzioni di "urbanistica creativa" quelle più nascoste nel verde come le cisterne con veranda e porta-finestra, o le maialaie realizzate in punti panoramici, insieme alle auto abbandonate nelle macchie coi lavandini i frigo e le macchine da clistere si prestano ad essere posatoi per l'avifauna e tane per i selvatici di diversa taglia. E la consigliamo pure di smetterla pure con le sue velenose insinuazioni sui cacciatori che talvolta dimostrano una sensibilità senza pari, pensi che qualcuno l'hanno trovato a sfasciare le trappole dove i poveri suini selvatici rischiavano di venir catturati dal parco. Pensi a quei prodi che nottetempo ridettero la libertà ai cinghiali già prigionieri in attesa di essere portati altrove da poveri emigranti quadrupedi ed ungulati strappati alla ghianda natia!