Sole, bandiere. I lavoratori della Scala che suonano in testa ad uno dei cortei facendo ammutolire le altre improvvisate bande presenti. Una ragazzina con una maschera bianca sulla nuca, dai cui occhi, come lacrime, escono le treccine dei suoi capelli. Un vecchio un po' curvo con la bandiera tricolore, antica e orlata d'oro, della Camera del Lavoro di Medicina (BO). Un folto e chiassossimo gruppo di compagni sardi... ma che razza di viaggio si son fatti?? Un panino con la coppa e un bicchiere di vino dai compagni della CGIL di Milano. Una giovane madre che ha fatto con la bandiera della pace un marsupio per portare più agevolmente il figlio. Un coglione che ha appeso ad una finestra del sesto piano la bandiera americana che viene insultato tramite megafono con l'epiteto: "Oriana Fallaci!". Epifani che riscatta un discorso tutto sommato di maniera dicendo che alla prima bomba che toccherà terra in Iraq l'Italia si fermerà. Sulla via del ritorno noi non abbiamo arrotolato le bandiere finchè non siamo arrivati all'auto: una signora in sedia a rotelle ci grida dalla porta di un negozio: "Viva la pace!". Poco dopo, nel quartiere cinese, un altro signore ci grida: "Io sono per la guerra !"; noi esplodiamo in un corale e liberatorio: "Cazzi tuoi!" provocando un diffuso sghignazzare tra i cinesi lì intorno: evidentemente certi linguaggi sono universali! Sempre sulla via del ritorno un'anziana e spaventatissima signora di Genova che si è persa e che vede le bandiere ci chiede: "Venite dalla manifestazione...avete visto mio marito?". Riusciamo a trovarlo tramite il suo cellulare che lei non sapeva usare e le teniamo compagnia finché il signore arriva. Bella giornata.
pace pisa