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Bagnaia, muore un bosco di sughere

Scritto da : Elena Maestrini
Pubblicato in data : mercoledì, 21 settembre 2005

Nei boschi di Bagnaia si possono notare almeno un centinaio di alte sughere (Quercus suber) ormai secche o sulla strada di una lenta agonia. Se si esamina il tronco si può vedere che le piante sono state private della preziosa corteccia. La segnalazione fotografica ci giunge da Vincenzo Pettinario, residente nella frazione a metà tra i comuni di Portoferraio e Rio nell’Elba. Pettinario solleva anche legittime perplessità circa il regolare svolgimento delle operazioni di taglio delle cortecce. Circa tre anni fa una ditta effettuò i lavori di scortecciamento, dopodichè le piante private delle loro difese cominciarono a morire. Pettinario fa riferimento alla legge regionale 39/2000 che indica le proporzioni tra le dimensioni della pianta e la quantità di sughero che è consentito prelevare. La legge prevede che la parte spogliata non può essere superiore al triplo della circonferenza della pianta, misurata a 130 centimetri da terra, con circonferenza minima di 60 cm. Dalle foto però sembra che il prelievo sia stato superiore a quello consentito. Le sanzioni previste per i trasgressori (10 euro di multa) non parrebbero poi essere un deterrente particolarmente efficace, considerando il valore economico del sughero. Altra perplessità è la localizzazione di gran parte del bosco di sughere all’interno dei confini del Parco. Pettinario si chiede se sia stata effettuata una adeguata sorveglianza, e se la ditta che ha operato nella macchia fosse in possesso di tutti i regolari permessi. Le sughere bagnaiesi stanno ormai marcendo, aggredite da parassiti vari, e da sempreverdi quali erano hanno preso i colori del loro ultimo autunno. “In futuro – si chiede Vincenzo Pettinario - sarà possibile evitare tali scempi?”.


sughere sughera

sughere sughera

sughera seccata

sughera seccata