L'avvicinarsi della scadenza elettorale e le forti probabilità di un cambio alla guida del Governo è atteso anche in periferia per i conseguenti assestamenti istituzionali. E c'è una "carica sospesa" molto rilevante nell'Arcipelago Toscano, quella della Presidenza del Parco. E' nota la vicenda della contrapposizione tra la Regione ed il Ministro Matteoli che ha continuato a rinnovare il mandato del Commissario Straordinario Barbetti non accettando alcuna delle indicazioni a suo tempo fornite dalla Giunta Martini, benchè tutte interne o vicine al centrodestra. Paradossalmente se il Ministro intendesse fare uno "scherzo da prete" alla Regione potrebbe accettare ora, al termine della legislatura, di insediare uno degli indicati nella terna regionale (Francesco Luigi Cinelli, Leonardo Santi, Silvano Landi) che tra l'altro sarebbe affiancato da un direttivo anch'esso di orbita politica molto più vicina a quella dell'attuale Ministro dell'Ambiente che al centrosinistra, organismi che potrebbero tranquillamente governare per i prossimi cinque anni il Parco. Se così non sarà e proseguirà il Commissariamento del Parco fino alla prossima Legislatura difficilmente la terna che la Regione Proporrà al nuovo Ministro resterà immutata, se non altro perchè ci pare piuttosto bruciata dal caso "Alliance-Pianosa" la candidatura del Prof. Cinelli. Dei tre forse l'unico a poter rimanere in corsa potrebbe essere il Generale Silvano Landi, un uomo certo di destra ma con carte a suo favore, è elbano, competente, estremamente scrupoloso nello svolgere la sua professione di esperto (oltrechè militare) forestale. Il centrosinistra e zone limitrofe però di potenziali candidati locali ne esprimono parecchi, a partire dal Presidente della Comunità del Parco Pietro Paolo D'Errico che ha dalla sua il provenire dal comune che fornisce il maggior contributo territoriale al PNAT (Marciana) e come condizione ostativa l'essere visto dal movimento ambientalista un po' peggio che il fumo negli occhi. In casa diessina un nome che si fa insistentemente è quello dell'ex-Assessore alla cultura di Portoferraio Massimo Scelza, da diversi anni in stand-by amministrativo ed attualmente impegnato alla guida del nuovo Corriere Elbano. Rispetto al concorrente marcianese Scelza può sicuramente vantare una maggiore competenza politica (anche se gli fa un po' difetto l'arte di mediare) e sarà probabilmente fortemente sostenuto sia a livello regionale che nazionale dai DS che rimangono la componente più importante del Centrosinistra. Ma un altro cavallo di razza che potrebbe essere messo in pista i diessini ce l'hanno, ed è Franco Franchini, attualmente impegnato come Presidente del Consiglio Provinciale proprio in virtù del fatto che un altro Scelza (Franco) gli fu preferito come assessore provinciale. Franchini era già tra i papabili nel '95 ed è stato molto attento a dialogare anche con le componenti più critiche verso l'istituzione del parco, vanta un curriculum di tutto rispetto ed ha esperienze amministrative in settori prossimi ed inclusivi della politica ambientale, ma proprio la sua tendenza a mediare non lo fa amare molto dagli ambientalisti. Dalle associazioni ecologiche viene Marino Garfagnoli, la cui competenza non si discute, ma che non ha esperienze amministrative, salvo un breve periodo proprio come consigliere del PNAT, il suo handicap maggiore è però forse essere espressione dei Verdi, una formazione che, per quanto molto attiva all'Elba, mantiene un peso politico ed elettorale limitato. Questi i primi nominativi elbani emersi, ma non è detto che la Regione non continui a proporre soluzioni "esterne", tenendo conto che pure un indicazione univoca del territorio insulare potrebbe essere tranquillamente ignorata.
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