Trascorso più di un anno dall'inizio della legislatura e dal clamoroso 5 - 0 che ha spostato gli equilibri politici insulari, c'è da domandarsi come stiano reggendo le amministrazioni nate da liste ispirate dal centrosinistra elbano (organiche o di fatto civiche come quella capoliverese). Marcia senza apparenti intoppi Marciana e anche se pressati da opposizioni più agguerrite tutto sembra procedere come da programma anche per le compagini di Campo nell'Elba e Rio nell'Elba. I "punti di sofferenza" maggiori il centrosinistra li registra soprattutto a Capoliveri ed a Portoferraio. A Capoliveri il Centrosinistra sconta, a nostro avviso, un errore di fondo: quello di aver compreso nella stessa squadra di governo chi aveva impersonato per anni l'opposizione a Barbetti (Milena Briano) inquadrandola subordinatamente ad un Sindaco senza storia politica e dal piglio piuttosto autocratico. La rotta di collisione tra due personalità così forti era già tracciata al momento del varo della lista e forse i DS avrebbero fatto bene (visto che puntavano su Ballerini sindaco) a trovare una collocazione diversa per Milena Briano. L'averle affidato un assessorato di rilievo come l'urbanistica in luogo che stemperare il dualismo l'ha aggravato. Da molti mesi circolava la voce di un disimpegno della ex-capogruppo che non è affatto entusiasta della coabitazione, l'annuncio di Ballerini del rimpasto prossimo venturo potrebbe preludere solo a due cose: o all'uscita di Briano dall'esecutivo o ad un suo ridimensionamento da accettare per la causa (ci sono gli equilibri comprensoriali da mantenere) e con l'assunzione della responsabilità dell'urbanistica da parte di qualcuno più gradito al Sindaco e dotato di personalità più conciliante. I mal di pancia portoferraiesi sono pare più lancinanti di quanto potrebbero lasciare intendere i borborigmi che si odono a transitare nei pressi della Biscotteria. Lo stesso comunicato congiunto dell'Unione presentato ieri ha fornito l'impressione di una giunta più che assorbita aggrovigliata sul nuovo regolamento urbanistico ed assillata dalla necessità di porre rimedio al disastro economico ereditato (ma non sufficientemente denunciato in campagna elettorale) una giunta onesta e grigia, incapace perfino di comunicare il poco che ha fatto, se si esclude una certa vivacità di iniziativa nei settori della istruzione e della cultura che hanno dato di Portoferraio un'immagine un po' meno preovinciale del solito. Anche a Portoferraio si parla di rimpasto (sia pure molto più velatamente in pubblico) e l'oggetto del principale contendere sarebbe l'urbanistica, la delega che Peria ha tenuto per sé nella delicata fase del riordino degli strumenti dopo la tempesta giudiziaria ma che potrebbe lasciare per fare il Sindaco a tutto campo. In tale caso è probabile che a candidarsi a raccogliere l'eredità di Peria sia uno dei DS, e poichè circola il nome di Alessandro Mazzei il rimpasto dovrebbe riguardare anche i componenti della Giunta. Ma non crediamo siano cose queste che debbano preoccupare più di tanto i maggiorenti portoferraiesi, le scelte si fanno sempre in caritatevoli camere lontane dalla gente, la partecipazione di cui tanto parlammo si è sciolta come le nevi di un tempo. Piuttosto, se non sono malevoli informazioni quelle che ci giungono (e che saremmo ben lieti di smentire), qualche preoccupazione in più agli amministratori portoferraiesi dovrebbe giungere dalla partecipata ESA, il cui bilancio sembra viaggiare verso un passivo tale da non escludere un ulteriore emungimento dell'utenza a tempi brevi. Se a ciò si aggiunge l'ulteriore stangata della finanziaria si può intendere che non saranno mesi molto calmi quelli che dovranno vivere gli amministratori del capoluogo elbano.
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