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Procchio: Un progetto di messa in sicurezza che non convince gli ambientalisti

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : domenica, 18 settembre 2005

Il Comune di Marciana all’Isola d’Elba, attraverso una Conferenza dei servizi, ha approvato un progetto per la messa in sicurezza del fosso di Vallegrande – per una spesa presunta di 760.000 euro - che sta suscitando non poche perplessità e contrarietà a Procchio. Il progetto che non riguarda solo quel fosso, sembra infatti destinato a mettere in sicurezza soprattutto il cosiddetto ecomostro – ancora sotto sequestro giudiziario e costruito incredibilmente, dopo l‘alluvione del settembre 2002, proprio al centro di un’area ad altissimo rischio di esondazione – ed a spostare la foce del fosso da un tratto di spiaggia in concessione all’Hotel del Golfo alla spiaggia pubblica. Il tutto avverrebbe con lo spostamento verso sud- ovest - fino ad arrivare sul lato dell’eco-mostro che guarda allo svincolo della Strada Provinciale - del fosso di Vallegrande sul quale verrebbero raccordati due piccoli corsi d’acqua – causa dei continui allagamenti della struttura sequestrata – che dovrebbero essere incanalati in un nuovo percorso cha costringerebbe il fosso in un percorso ad angoli retti intorno al gigantesco scheletro di cemento. I fossi così modificati ed incanalati verrebbero indirizzati sotto la strada provinciale, quasi nello stesso punto dove anche oggi passa il fosso di Vallegrande, ma invece di seguire il percorso “storico” che scorreva attraverso la proprietà dell’Hotel del Golfo – che aveva incanalato il fosso in una stretta tubatura che, a detta di tutti gli esperti, con la sua occlusione è stata una delle concause dell’inondazione della zona il 4 settembre 2002 - il corso d’acqua verrebbe spostato ad est verso altri terreni privati, con un nuovo percorso vicino ad alcune abitazioni, per sfociare in uno dei pochi tratti di spiaggia libera ormai rimasti a Procchio. E’ evidente che la messa in sicurezza mira soprattutto a risolvere una situazione amministrativa molto fastidiosa come quella dell’ecomostro, forse nel tentativo di sanare anche la parte ritenuta completamente abusiva - anche se c’è un iter giudiziario in corso che ha visto diversi rinvii a giudizio – ed inoltre a creare una nuova foce del fosso, eliminando il “fastidioso” percorso intubato e coperto anche da strutture di recente realizzazione, attraverso un hotel che è sicuramente una delle concause dei continui allagamenti, visto che le tubazioni si sono dimostrate inadeguate allo smaltimento delle acque e la foce occlusa dalla sabbia. La tutela di rispettabili interessi privati – anche se non ci pare proprio il caso dell’ecomostro - andrebbe a detrimento di quelli di cittadini e turisti che si troverebbero con una spiaggia pubblica che ospiterebbe la foce di fossi che scorrono da sempre da un’altra parte. Secondo LEGAMBIENTE – ma anche a parere di molti cittadini di Procchio – il progetto andrebbe radicalmente rivisto, risagomando i fossi nei loro corsi naturali, anche, dove necessario, con più ampi ed adeguati tratti sotterranei, eliminando i restringimenti e le tubazioni che impediscono il deflusso delle acque nella loro foce storica sul lato occidentale della spiaggia di Procchio ed incanalando diversamente i due piccoli corsi d’acqua che vanno ad alimentare ad ogni pioggia il laghetto dell’ecomostro, inondando completamente la parte interrata fino a riversarsi sulla strada provinciale. In molti, noi compresi, non capiscono perché, anche per “mettere in sicurezza” una costruzione molto discussa, al centro di uno scandalo che vede coinvolti tecnici, exPrefetti, un Magistrato, Imprenditori e lo stesso Comune di Marciana, ed oggetto delle attenzioni della Giustizia, si debbano spendere soldi pubblici, penalizzare probabilmente altri cittadini che non hanno nessuna colpa dell’inondazione del 2002 ed uno dei pochi tratti superstiti di spiaggia pubblica. Attenzione: i nuovi percorsi indicati nella immagine allegata sono una nostra ricostruzione indicativa sulla base di documenti provenienti dal Comune di Marciana, i corsi dei fossi “storici” sono stati ricavati dalla carta dell’Elba “edizioni Multigrafic” e quindi potrebbero non essere esattamente coincidenti con altre cartografie.


mappa procchio nuovo schema idrico

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