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Poeti elbani al premio Sestini

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : venerdì, 16 settembre 2005

A Capoliveri il 4 settembre in piazza La Vantina ha avuto luogo la designazione dei vincitori del premio di poesia Bartolomeo Sestini. Il premio, per la sezione componimento in lingua, è stato attribuito a pari merito ad Anna Maria Carletti con la poesia “Elbani nel mondo” ed a Cesare Toso con la poesia “Il mio balcone”. Il secondo premio è stato assegnato a Luciano Barbetti di Rio Marina con la poesia “Valle di Riale”, il terzo ad Ugo Camarri di Grosseto con la poesia “Via Mozza”. Per la sezione in vernacolo il primo classificato è stato Adriano Pierulivo di Seccheto. Elbani nel mondo di Anna Maria Carletti Era settembre e nell’antica piazza Nata a ricordo di un lontano amore Sfogliava il vento pagine di un libro; storie toccanti, storie di una vita segnata dall’impronta del dolore; immagini di volti ove rideva il tempo dolce della primavera, immagini di volti ormai segnati dal gioco triste e grigio dell’autunno. Ed eran gli emigranti nella piazza In un incontro fatto di sorrisi, di lacrime, di abbracci, di parole che l’emozione a tratti scoloriva. Io li guardavo e intanto il mio pensiero Lontano andava a piane sconfinate Là dove si rincorrono le onde, lontano andava agli stranieri lidi racchiusi nel respiro di quei mari. Nell’animo, nostalgico scendeva L’amaro degli addii senza ritorno Il mio balcone di Cesare Toso Dal mio balcone Si vede il mare, conosco ormai i richiami suoi, lui, maestro, astuto sempre, ma come me, lusinghe mai. Qui dove sto Il tempo strugge, io non lo vedo, e mi fa male, un po’. Dopo l’aurora, non si fa giorno mai. Dal mio balcone, si vede il mare, i fiori che non sbocceranno più. Qui dove sto Il tempo è assente Soltanto Dio Presente è. Io sono qui Dammi la mano. Vuoi? La giuria ha scelto la strada della parità tra questi due autori così differenti, un non vincitore tra il dolce armonico fluire degli endecasillabi di Anna Maria Carletti, ed il poetare sofferto, spezzato sincopato di Cesare Toso. Ritmi diversi di versi diversi, uguale la malinconia dignitosa dei partiti dalla piazza di Capoliveri per sdipanare la vita ai quattro rombi della bussola, e quello per un normale scorrere del tempo anche lui emigrato chissà dove, lontano comunque dalla Calate e dalle Piazze dell'Isola. Un tempo assente che ha lasciato il suo insieme vuoto tra le dita di chi resta.


capoliveri case panorama

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