FIRENZE ”Direi che è stata una vittoria del buon senso. La riforma del secondo ciclo della scuola superiore proposta dal ministro Moratti non poteva assolutamente partire dal 2006-2007, nemmeno a livello sperimentale. E’ quanto avevamo deciso come Regione Toscana con la nostra delibera, approvata all’inizio di agosto, che poneva un chiaro stop ad ogni forma di sperimentazione. Con noi l’avevano deciso anche altre regioni, chiedendo al governo uno slittamento dell’avvio della riforma e bloccando le forme di sperimentazione. Oggi questo slittamento è stato accordato, segno che avevamo visto giusto, che i nostri timori e le nostre critiche non erano infondate”. L’assessore all’istruzione, formazione lavoro Gianfranco Simoncini ha commentato così l’esito del tavolo Stato-Regioni sul decreto Moratti, a conclusione del lungo confronto culminato nel parere negativo delle Regioni sul decreto. “Siamo soddisfatti – spiega – perché accettando la richiesta di rinvio di un anno della partenza della riforma e lo stop alla sperimentazione ci è stata data implicitamente ragione. Non dimentichiamo poi che per noi questa riforma resta sbagliata: speriamo quindi che il rinvio e il parere negativo delle regioni possano essere il preludio a un ripensamento da parte del governo e che spinga il parlamento a dare un analogo parere negativo”. E’ comunque significativo che siano state accolte proposte di modifica richieste dalle regioni che legano l’avvio della riforma alle conclusioni di tavoli di confronto su titoli di studio, norme transitorie, risorse. “Un altro implicito riconoscimento che, così com’era, la proposta non era nemmeno applicabile” La questione della riforma del secondo ciclo è stata uno degli argomenti al centro dell’incontro che l’assessore Simoncini ha convocato oggi pomeriggio con tutti i sindacati della scuola. Erano presenti rappresentanti di Cgil, Cisl, Uil, Snals, Cobas e Gilda. Tutti hanno subito espresso apprezzamento per la linea seguita dalla Regione sulla proposta di riforma del secondo ciclo. “E’ la prima volta che convochiamo tutte le sigle sindacali presenti nella scuola – sottolinea l’assessore – e ci proponiamo di costruire un sistema di relazioni in grado di proseguire nel tempo e sulle problematiche che via via emergeranno. Una prima occasione di confronto sarà quella della discussione sul nuovo piano di indirizzo, lo strumento attuativo della legge regionale su istruzione, formazione e lavoro, che partirà fin dalle prossime settimane”. Dopo avere affrontato i problemi sul tappeto in questo avvio di anno scolastico, dall’handicap alle liste di attese nella materna, dalla riforma delle superiori al precariato degli insegnanti, la riunione si è conclusa con l’unanime apprezzamento della proposta dell’assessore e con l’impegno di tutti a far proseguire e rendere più sistematico il confronto.
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