Un abbraccio forte e tantissime GRAZIE ai Ragazzi del Canile per la loro lezione di vita Grazie a tutti coloro che si sono svegliati di fronte a delle amministrazioni comunali così assurde ed insostenibili …. e per il futuro io spero tanto che non ci addormentiamo più. Grazie a tutti quelli che hanno partecipato di persona a manifestare che noi “cani e/o cittadini” non dobbiamo essere trattati così… Grazie ai nostri amici cani, che hanno attivato un processo di sensibilizzazione e solidarietà nella nostra comunità verso coloro che da anni si battono contro l’ignoranza ed il “menefreghismo”delle nostre amministrazioni. Grazie alla questione del “Canile” ci siamo incontrati, noi cittadini, gente di tutte le età e provenienze, abbiamo discusso, riso e pianto insieme, ci siamo battuti e continuiamo a metterci in discussione per una causa importante, di civiltà e di diritti essenziali che interessano tutti coloro che vivono in questo territorio. Solo se tutti insieme continuiamo così, possiamo in futuro partecipare a migliorare tutte le questioni che riguardano la qualità della nostra vita (oltre quella dei cani) su questa meravigliosa isola. Io sono contenta di aver fatto parte del gruppo di persone che hanno insistito a portare un po’ di supporto, da fuori delle reti, a quelli che stavano “dentro”…, sono anche felice di avere un nuovo membro nella mia famiglia, un dolcissimo cane, che da ora in poi potrà scoprire il mondo fuori dalla gabbia. A malincuore ho partecipato all’ultimo saluto dei ragazzi dal loro luogo di attività, loro che in questa struttura per tanti anni hanno dato un esempio di amore e solidarietà civile nei confronti dei più deboli, e che sono stati capace di portare avanti con grande impegno e buonsenso una situazione che per tanto tempo è risultata insostenibile a coloro che, comodi in una poltrona ben pagata dalla comunità, decidono contro tutto quello che dovrebbe essere al primo posto nella nostra vita comunitaria: amore e impegno sociale per il prossimo. Termino augurando a tutti quelli che un giorno avranno bisogno di trovare delle persone come i ragazzi del canile …… E comunque sia, la storia non finisce qui, questo è solo l’inizio di una lunga battaglia…Vi saluto, e Vi invito tutti a riflettere, con il motto dei nostri ammirevoli e coraggiosi amici “I Ragazzi del Canile”: “LOTTARE PER MIGLIORARE “ ari Sindaci, educateci alla responsabilita’!! E’ questo il messaggio che ci viene dall’ esperienza dei ‘Ragazzi del Canile’, che di responsabilità ne hanno avuta molta, nel gestire per anni un servizio (dal 1991 obbligatorio per i Comuni) e anche nell’ ultimo periodo della fine degli ‘Ex Macelli”. La chiusura del vecchio canile non è la fine del problema del randagismo all’ Elba, basta uscire di casa per accorgersene; e un progetto serio per gli animali ( ricovero e cura-assegnazione dei randagi, cura dell’ avifauna selvatica, coinvolgimento dei proprietari sul versante pulizia –sicurezza , albergo temporaneo , fino al cimitero per animali, è il terreno che potrebbe trasformare un problema in una opportunità per l’ Elba. L’ Europa e il mondo ci guardano, insomma, e chi ha le responsabilità di governo deve affrontare e risolvere i problemi anziché rimuoverli. E’ questo il metodo che, se applicato all’ esempio canile, ci fa sperare saranno affrontati anche altri problemi , in primis quelli sociali. Il PIANO di ASSISTENZA SOCIALE che ha iniziato il proprio iter, potrebbe ad esempio giovarsi ( oltre che dell’ istituzione a Portoferraio di un assessore delegato, oggi mancante!! ) di un incontro pubblico , per conoscere problemi pesantissimi per decine di famiglie lasciate sole ad affrontarli, dall’ affido dei minori alla riabilitazione psico-fisica. RESPONSABILITA’ insomma, quella promessa per farsi eleggere. Verdi dell’ Elba Dove nasce il fior di loto Non è facile scaldare il cuore degli elbani, smuoverli dai loro affari, dai "giri" ristretti che ognuno è costretto a ritagliarsi, da quella apatia che rischia l'annullamento della personalità, dimensione ottimale del potere. Ma per una giusta causa l'elbano anarchico di destra e di sinistra (espressione che tanto piace a Michelangelo Venturini di Capoliveri), con o senza uniforme, è disposto ad esporsi, a battagliare. La lotta dei "Ragazzi del canile" è divenuta un simbolo per la libertà, per l'affermazione dei diritti fondamentali, una dimostrazione di come la mostruosa macchina burocratica, impastata di sporca politica e interessi personali, possa essere inceppata e forse corretta. Voglio sottolineare due aspetti di questa vicenda, 1) l'incapacità degli amministratori Portoferraiesi ed Elbani di gestire un problema strettamente legato allo sviluppo sanitario, sociale,culturale, economico come quello del canile comprensoriale 2) la civiltà, determinazione, competenza dei "Ragazzi e Ragazze"" che hanno perso una battaglia ma che vinceranno una guerra finalmente giusta. Stare poche ore con Andrea, Michele, Fulvia, Paolo, ti fa capire dove sta la forza della vita, dell'amore, ti fa capire che nonostante le delusioni e amarezze della routine vitale una speranza C'E'. E' stato sconvolgente per chiunque vedere con quanta cura venivano smontati armadietti, mensole, gabbie.....; ogni vite, chiodo, qualsiasi oggetto all'interno del purtroppo ex canile, aveva ragione di essere. La violenza cinica e abitudinaria che veniva attuata quotidianamente all'interno di quelli che erano i macelli di Portoferraio è stata lavata dalla presenza di un pugno di giovani, che hanno invertito la tensione maledettamente negativa che si respirava là dentro. Come recita un detto buddista "il fiore di Loto nasce dalla putrida melma". Di Giarlo (G.C.Diversi)
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