Torna indietro

A Sciambere del Tiro Fisso col Polluce verso e il culo all'insù

Scritto da : Elena Maestrini
Pubblicato in data : giovedì, 15 settembre 2005

Egregio Direttore, ci fa specie che Lei, di solito così attento, non si sia accorto di una notevole intervista rilasciata da una delle Cape della Soprintendenza (ha presente le soprintendenze? quelle che non ci fanno aprire un lucernaio o mettere un pannello solare sul tetto, ma che sono molto comprensive quando si deve sanare un bell'abuso sugli scogli a Fetovaia o costruire un condominione in collina, demolire il "suo" Capannone di Vuia Carducci o stiantare l'antenne pipi-ritti al Puntale?). Dunque, il 13 settembre la Dottoressa Silvia Ducci a domanda del giornalista sul fattaccio del Polluce e sul perchè la suddetta funzionaria della Soprintendenza aveva dato il permesso di recuperare, davanti a Capoliveri, il carico di una nave inglese, Glenlogan, che invece era affondata a Lipari, in Sicilia, a 600 chilometri di distanza, rispondeva testualmente: "Perchè c'era la richiesta ufficiale del consolato inglese e non del primo che passa". "Mecojoni", direbbe Lei che è un po' sboccato, egregio Direttore. Infatti il Signor Console ha evidentemente fregato la Signora Ducci e la Repubblica Italiana, ma lei è contenta perchè non è il primo che passa, mica un poveraccio che vuole aprire una finestra. Il Console del Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord ha solo fornito i suoi buoni uffici ad una banda di avventurieri che hanno distrutto con una benna il Polluce e lo hanno svuotato dal più grande - e noto - tesoro del Mediterraneo; una roba di classe, non si poteva chiedere tante spiegazioni, non è fine e lo potrebbero venire a sapere anche il Principe Filippo e la Regina Elisabetta. Come si fa a fregare la Soprintendenza? Basta dire che dove tutti sanno che c'è una nave italiana affondata all'Elba nel 1841, carica di gioielli e monete d'oro, c'è invece una nave inglese carica di piombo affondata nel 1916 nell'Isola di Lipari. Una specie di alchimia subacquea al contrario: qui si è trasformato l'oro in piombo. La Dottoressa spiega al Tirreno che la colpa è della Capitaneria, lei mica poteva sapere dove era la Glenlogan, perchè la Soprintendenza ai Beni Archeologici "non ha l'elenco dei relitti affondati negli ultimi cinquant'anni" . Peccato che il Polluce sia stato affondato 164 anni fa e il Glenlogan 89 anni fa! Peccato che se uno vuole quei dati sui relitti li trova facilmente, basta chiederli, magari non al Console inglese... Ma la funzionaria della Soprintendenza ci tranquillizza dalle pagine del Tirreno: "Avremo un ruolo importante nel recupero dei reperti del Polluce: tutti possono stare tranquilli che l'intervento non sarà affidato ai soli sub, ma che verrà eseguito sotto la nostra stretta sorveglianza". Non ci tranquillizziamo affatto: vorremmo sbagliarci, ma ci pare che anche l'altro "recupero" doveva svolgersi sotto la loro sorveglianza, oppure si fidarono sulla parola del console inglese e della tranquillizzante presenza nello staff di Pascal Kainek, un saccheggiatore di relitti noto a tutte le polizie del Globo?