“Per noi – ha affermato tra l’altro Franco Franchini – l’emergenza cinghiali non è finita e non lo sarà fino a quando non si porterà, auspicabilmente con il concorso delle associazioni dei cacciatori, il numero di capi in libertà a 400 unità, il numero massimo compatibile per un territorio esteso come l’isola d’Elba. Ed è anche importante che gli ungulati occupino solo zone dell’isola dove non possano creare danni all’agricoltura. Occorrerà fino ad allora proseguire con le attività di trappolazione e con le altre misure”. L’assessore all’Agricoltura della Provincia di Livorno si è così espresso, sulla delicata questione nel corso di una riunione con i rappresentanti delle associazioni agricole: Roberto Minelli della Confagricoltori, Matteo Rigoli della C.I.A. e Italo Sapere dell’Unione Agricoltori, un incontro che si è tenuto venerdì 14 Marzo negli uffici portoferraiesi della Provincia. Concerto di idee sulla questione tra Franchini e gli Agricoltori. Il nuovo regolamento regionale che consente la trappolazione o l’abbattimento diretto dei cinghiali, in presenza di riscontrati danni alle colture da parte dei gestori dei fondi agricoli, può essere efficace, ma il periodo in cui di funzionamento dei “chiusini” deve essere esteso sovrapponendosi anche a quello di apertura della caccia. Un cambio di marcia occorre anche sul fronte delle recinzioni per la cui posa in opera vanno semplificate le procedure. Le associazioni di categoria hanno infatti lamentato che la maggior parte dei Comuni Elbani obbligano gli agricoltori a lunghe e costose pratiche ed hanno chiesto all’Assessore Provinciale di farsi interprete della necessità presso i Comuni. Un problema emerso è anche quello delle stime sulla efficacia delle campagne di abbattimento, in questo senso al tavolo si è convenuto sull’opportunità che il lavoro sia affrontato da un tecnico faunistico-venatorio, che riesca ad esprimere un punto di vista più “terzo” e supportato da conoscienze scientifiche. Spostandosi su un altro versante le Associazioni hanno chiesto alla Provincia di Livorno, che ha per molti aspetti il ruolo di capofila delle province italiane che hanno nel loro territorio le isole minori, di promuovere l’approvazione di normative che consentano di esentare i territori insulari dal rispetto delle “quote comunitarie” nella produzioni regolamentate. Franchini ha dichiarato il suo accordo rispondendo che si sta anche lavorando per il sostegno e la valorizzazione del patrimonio rappresentato dall’agricoltura di pregio delle piccole isole, ed anticipando che il 12 aprile prossimo, nel corso della manifestazione veronese “Vinitaly”, in conferenza stampa verrà presentata un’articolata iniziativa in tale direzione.
assessore provinciale all'agricoltura franco franchini
schiopparello-magazzini volterraio