Soccorsi molto movimentati quelli che si sono dovuti portare a partire dalle 11.30 di Martedì 13 ad un ottantatreenne geologo di nazionalità francese che si era ferito dopo essersi avventurato insieme a tre colleghi in una località del comune di Campo nell'Elba (la Grotta d'Oggi) notissima per le cristallizzazioni di minerale che vi si possono rinvenire come le tormaline, che erano probabilmente l'obiettivo della ricerca dei quattro amici. L'anziano studioso (peraltro cardiopatico) stava percorrendo un pendio molto scosceso, quando ha perso l'equilibrio ruzzolando lungo la pietrosa scarpata e procurandosi oltre alcune abrasioni anche un forte trauma alla gamba destra. Il Medico che sopraggiungeva con i Volontari della Pubblica Assistenza di Campo dell'Elba iniziava a curare l'infortunato constatando una doppia frattura della caviglia, ma la posizione in cui si trovava ad operare era piuttosto precaria. Giungevano a quel punto sul posto i Vigili del Fuoco che avevano al seguito l'attrezzatura da rocciatori per un eventuale recupero dell'infortunato, e intanto fissatolo alla particolare barella lo spostavano in un punto dove il sanitario poteva operare più comodamente. Ma il percorso che doveva essere compiuto per riportare il ferito sulla soprastante strada provinciale era assai ripido e i Pompieri calcolando che una operazione del genere poteva anche durare delle ore chiedevano l'intervento dell'elicottero. Il servizio 118 disponeva la partenza del Pegaso2 da Marina di Grosseto alla volta dell'Elba. Intanto il coriaceo anziano geologo dava prova di stoicismo: "Non ha fatto un solo verso - ci diceva il caposquadra dei Vigili del Fuoco che aveva parole di elogio anche per il personale sanitario - mentre il medico gli ricomponeva la frattura" Poi arrivava l'elicottero e si ripeteva la "solita" azione di spettacolare recupero con il medico acrobata che si calava giù dal Pegaso" che restava in volo librato e con l'infortunato che dopo essere stato assicurato alla barella veniva issato a bordo. Ma il volo del paziente era brevissimo, l'elicottero lo scaricava infatti a poche centinaia di metri, al campo sportivo di San Piero, dove il francese veniva restituito alle cure dei Volontari della Pubblica Assistenza campese che trasferivano con la loro autoambulanza il geologo all'ospedale di Portoferraio. Le operazioni di soccorso si chiudevano intorno alle ore 15 con il ricovero del francese e col rientro in sede dei Pompieri. (Nella foto di apertura del servizio due dei compagni di avventura dell'infortunato nel punto ove si è verificata la rovinosa caduta nelle altre il Pegaso in operazione di recupero)
marciana aerea
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