Caro Sergio, alla notizia delle tue dimissioni dai DS ho provato paura e sconforto: sconforto perchè vuol dire che questi DS sono irrecuperabili. Paura perchè senza una vera sinistra unita si rischia che il governo del paese caschi ancora sotto i barbari. Io rimasi orfano di partito già nel 90 (anno dell'ultima tessera PSI) e anche se la mia situazione era certo diversa dalla tua..un pò ti capisco...condoglianze.. forza e coraggio Stefano Caro Stefano Giuro, cascasse il mondo su un fico, che questa è l'ultima volta che mi riferisco ad una vicenda di cui mi rallegro si sia parlato molto (ma solo perché è stata occasione per ragionare di politica in questa talvolta morta gora). Irrecuperabili i DS non direi, il partito di Fassino è diventato nei fatti un partito moderato e di centro; non c'è niente di male nell'essere moderati e di centro, il problema è chiarire e chiarirsi perchè la sinistra col centro deve necessariamente allearsi, almeno in questa fase storica, per produrre democrazia. E' verissimo quello che affermi "senza una vera sinistra unita si rischia che il governo del paese caschi ancora sotto i barbari", purtroppo però il rischio non è solo quello. Ritengo che senza una vera sinistra unita, capace di dialogare con il centro da pari, si rischia una mastellizzazione casinista (nel senso del Pier Ferdinando Casini) del paese, con la sinistra e la destra fuorigioco e con la creazione di un nuovo blocco, per cui suggerirei il nome di D.C. (Democrazia Centrista) in cui potrebbero stare in molti da D'Alema a Buttiglione. Insomma la D.C. del secolo ventunesimo! Tutto ciò questo potrebbe paradossalmente piacere ai portatori (raramente sani) di due categorie di pensiero apparentemente, ma solo apparentemente, opposte: i riformisti puri e duri e i radicali intransigenti puri e duri. Che dirti Stefano? Constatato che di torzoli del genere il centro e la sinistra ne producono una discreta schiera, di coraggio ce ne vuole .. ma al momento non manca.
massimo dalema
Rocco buttiglione