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La Presidente di Casalp si scusa e spiega: "Nessun rischio di sfratto per l'anziano"

Scritto da : Elena Maestrini
Pubblicato in data : venerdì, 09 settembre 2005

In relazione al caso del signor Umberto Gentini riportato sulla stampa di ieri desidero fare alcune precisazioni, tentando di far chiarezza su alcune questioni che riguardano il delicatissimo settore dell’ERP (Edilizia Residenziale Pubblica). Una cosa è certa il signor Umberto Gentini non ha mai corso alcun pericolo di essere sfrattato dalla sua casa di Portoferraio. Gli uffici, attraverso la lettera, gli avevano voluto ricordare, forse con toni eccessivamente perentori, che, ospitando una badante, era necessario inviare i documenti relativi alla richiesta di ospitalità temporanea, in ottemperanza all’art. 18 comma 2 della legge 96/96 che recita testualmente: "per esigenza di assistenza o altri seri motivi familiari, l’assegnatario, su autorizzazione preventiva dell’Ente proprietario, ha facoltà di ospitare terze persone, per un periodo non superiore a due anni, rinnovabile per altri due anni". In definitiva, il signor Gentili doveva semplicemente regolarizzare la posizione della badante che vive insieme a lui nella casa popolare. Tra l’altro proprio ieri mattina è arrivata la documentazione richiesta dagli uffici di Casalp e, di conseguenza, è stata autorizzata la coabitazione con la badante. Ho ritenuto, quindi, opportuno parlare personalmente per telefono, come talvolta mi capita di fare, con il signor Gentini per tranquillizzarlo. Mi corre l’obbligo di chiarire che – come verificato con gli uffici - la lettera inviata era un modello-tipo da rivolgere a tutti gli assegnatari che si trovino in quelle stesse condizioni. Al proposito intendo ricordare che gli assegnatari di case popolari sono oltre 10 mila e ciò non rende sempre semplice arrivare ad una personalizzazione delle comunicazioni. E’ un nostro obiettivo, inserito nei nostri piani di lavoro. In casi del genere, comunque, come avviene spesso, basta una semplice telefonata ai nostri uffici, solitamente da questo punto di vista solleciti ed attenti alle esigenze dell’utenza, per verificare il reale contenuto della lettera e risolvere la questione. Come dicevo, mi sembra utile evidenziare alcune problematiche che riguardano l’Erp. Qualunque sia la natura giuridica del soggetto che gestisce le case popolari, sia esso l’Ater, il Comune o Casalp Spa, la materia è regolata dalla legge, che definisce i criteri di assegnazione degli alloggi (compito dei Comuni), i criteri di determinazione dei canoni d’affitto correlati al reddito (definiti da Casalp, che si occupa anche della stipula dei contratti), i criteri di utilizzo dei canoni, una gran parte dei quali è dedicata alla manutenzione ordinaria, nonché i criteri ed i prezzi della vendita degli alloggi. Casalp, dunque, gestisce sulla base di regole minuziosamente definite dalle leggi nonché sulla base del Contratto di Servizio stipulato con i Comuni, proprietari degli alloggi, che stabilisce le modalità di gestione. Anche i criteri di programmazione nell’uso delle risorse derivanti dalle vendite sono definiti dai Comuni riuniti nel Lode, organismo dei Comuni stessi che delibera sulla materia. Casalp, nata recentemente, ha in corso la riorganizzazione della propria struttura finalizzata a garantire proprio una migliore tutela e servizi più qualificati all’utenza. A tal fine sono già stati aperti due uffici, che non esistevano prima, a Piombino e Portoferraio, presto attiveremo un numero verde e ridefiniremo le modalità di comunicazione con gli assegnatari. Nella assoluta consapevolezza che la tutela dell’utenza e principi di giustizia sociale, che sono alla base dell’Erp, si raggiungono sì con servizi vicini alle esigenze dei cittadini, ma anche con il rispetto delle regole. Distinti saluti


Biricotti Anna Maria

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