In una mail inviatami stamani Mario Giannullo ha voluto precisare che il suo intervento pubblicato ieri doveva considerarsi a titolo personale e non scritto nella sua veste di Segretario elbano dei DS, ma ancora oggi ho sentito Claudio Frontera e Beppe Tanelli, ricevuto mail da Valerio Caramassi, Roberto Pacini, Maurizio Giannelli, Rossana Galli. Tutti questi contatti avevano per tema il mio disimpegno politico, e contemporaneamente ho visto apparire sui forum informatici isolani (sui quali non intervengo per una forma di rispetto) una serie di considerazioni di diverso segno sullo stesso fatto. Torno ad abusare della pazienza dei miei lettori per una breve considerazione a questo punto ritengo se non finale, quasi, sull'accaduto e sulla massa di comunicazione (senza stare a vedere se favorevole o contraria) che ha generato. Per tornare a parlare di politica in pubblico, perchè più di un iscritto si ponesse interrogativi, c'è stato bisogno di uno shock come l'uscita di scena di qualcuno che si pensava eternamente, fideisticamente ancorato a qualsiasi costo ai DS, o meglio alla rappresentazione dei DS che si è scelto di dare. Questo due cose secondo me riprova: l'assenza o la estrema carenza di positiva tensione politica nel partito della Quercia dell'Isola ed il fatto che è stato tutt'altro che inutile andarsene.
quercia