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CASALP MINACCIA DI "RIOTTENIMENTO COATTO DELL'ALLOGGIO" PENSIONATO DI 91 ANNI, PERCHE' HA OSPITATO "ABUSIVAMENTE" NELLA SUA CASA COMUNALE LA BADANTE

Scritto da : Elena Maestrini
Pubblicato in data : mercoledì, 07 settembre 2005

Un Comunicato del Partito della Rifondazione Comunista diffuso in serata di Martedì 6 Settembre ha rivelato un caso che ci pare veramente clamoroso. In pratica una sorta di minaccia di sfratto comminata ad un novantunenne inquilino di un alloggio di proprietà comunale. La vicenda è relativa ad uno degli appartamenti portoferraiesi che sono entrati nel pacchetto gestionale CASALP. Ma ecco come il caso viene presentato nella ricostruzione proposta dal PRC: Ad un concittadino di 91 anni è stata recapitata una lettera che minaccia di fatto “il riottenimento coatto dell'alloggio” se non giustifica la presenza di una c.d. “badante” nell'appartamento assegnato. La famiglia dell'anziano inquilino ha scrupolosamente inserito nella dichiarazione biennale dei redditi necessaria per il ricalcolo del canone (nel luglio scorso) il reddito percepito dalla badante e che, è bene ricordarlo, è sottratto alla disponibilità dell'anziano stesso. Uno scrupolo non dovuto, un eccesso, se così si può dire, di onestà premiato da CASALP con una formale e minacciosa diffida: “la S.V. Ospita senza alcuna autorizzazione la Signora R.S. (...)al fine di regolarizzare la posizione” l'anziano dovrà produrre “entro 15 gg.” una serie di documenti a cominciare dal permesso di soggiorno della badante. In ultimo l'intimazione: “Qualora non ottemperasse sarà provveduto, senza ulteriore avviso, a richiedere l'attivazione del contenzioso al Comune di Portoferraio per il riottenimento coatto dell'alloggio”. Fin qui dunque fatti che ci paiono abbondantemente acclarati alla esposizione dei quali Rifondazione aggiunge alcune note di amarissima ironia: Un anziano di 91 anni, bisognoso di assistenza sociale viene trattato come un delinquente che ospita abusivamente un'extracomunitaria. I funzionari di CASALP si travestono da gendarmi e vogliono addirittura smascherare un crimine chiedendo copia del permesso di soggiorno. Meno male che non hanno richiesto anche notizie sull'appartenenza eventuale alla religione mussulmana. Attendiamo fiduciosi la richiesta dell'impronta del piede. Una badante di un anziano non è un'inquilina abusiva, è una persona che aiuta durante l'intera giornata sopperendo alla carenza cronica dei servizi sociali pubblici. Auspichiamo che CASALP chieda prontamente scusa al nostro concittadino e che il Sindaco si rechi di persona a presentare la solidarietà della Città. Ma esiste, pare di capire al di là del fatto, specifico e clamoroso un generale problema di ridefinizione, o almeno di aggiustamento dei rapporti con CASALP se all'interno della maggioranza che governa Portoferraio sono forti e condivise le perplessità riguardo la possibilità che la società CASALP amministri anche gli aspetti più legati alla gestione sociale del patrimonio di edilizia popolare dei comuni. Tanto è che la nota di Rifondazione afferma: "CASALP ha recentemente proposto ai comuni la firma di un pericoloso protocollo riguardante la gestione delle morosità il cui contenuto il Comune di Portoferraio ha duramente contestato impedendone l'approvazione. Tale documento spoglierebbe il Comune delle proprie prerogative arrivando a proporre una sorta di schedatura di massa preventiva degli inquilini acquisendo addirittura dati personali riservatissimi presso le ASL e i servizi sociali, al solo scopo di garantirsi il pagamento sicuro dei fitti. Inoltre il protocollo prevederebbe un accanimento veramente cinico verso i morosi, anche di quelli impossibilitati a pagare per il fatto stesso di trovarsi in situazione di “disagio sociale”.


case popolari via carducci portoferraio

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