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Marchetti: Ingenerosi gli attacchi al Parco Minerario

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : mercoledì, 07 settembre 2005

Afferma il presidente Lorenzo Marchetti: «ritengo ingiustificate le critiche rivolte alla dirigenza del parco minerario che in questi dieci anni ha operato con impegno e testardaggine nell’ambito di quei vincoli giuridici e normativi presenti sugli immobili (terreni e fabbricati) demaniali dell’Elba orientale. Il piano Garavini, da cui è nata l’idea del parco minerario e mineralogico, prevedeva la partecipazione attiva di capitale privato (tramite particolari accordi), la concessione dei beni demaniali a canone ricognitorio (10% del valore di mercato), e individuava le seguenti entrate: vendita dei minerali a fini industriali e amatoriali, introiti indiretti resi dai servizi ricettivi e di ristoro, ricorso a finanziamenti pubblici per gli investimenti strutturali, sostegno pubblico per quelle attività in sicura perdita gestionale, comunque necessarie nella filosofia del parco. Tutte condizioni, queste, che non si sono realizzate, e ciò a causa di “paletti” la cui rimozione non dipende né dal Presidente della società del Parco Minerario né dal suo Consiglio di Amministrazione, ma da precise volontà e quindi da scelte politiche mirate. Nonostante tutto nella stagione 2004 sono state registrate 21.120 presenze di cui 16.169 paganti, questo ha prodotto un introito pari a Euro 55.070,00. I dati sono riferiti al solo museo del Burò. Da quest’anno il Parco Minerario offre ben quattro musei dei minerali, dell’archeologia e dell’arte mineraria, nonché la possibilità di visitare le miniere di Rio Marina e Capoliveri, e ripercorrere una storia millenaria tra minatori e contadini di Rio Elba. Si può usufruire, inoltre, di altre strutture culturali, ricreative e ludiche presenti nel cantiere Bacino: il Laboratorio di Educazione Ambientale, la ricerca dei minerali e l’Anfiteatro, cioè l’arena multiuso. Fra l’altro nel Palazzo del Burò è stato “salvato” l’archivio storico delle miniere elbane. Lungo i percorsi mineralogici del Bacino sono stati collocati importanti pannelli didattici scritti in italiano e inglese, con disegni esplicativiper la mineralogia e le tecniche estrattive. Fra l’altro è stato raggiunto un accordo con la Parchi Val di Cornia SpA per un’offerta integrata Isola/Costa “sulle rotte del ferro” che farà parte delle proposte 2006. Lo scorso febbraio abbiamo promosso, in collaborazione con le università toscane, un seminario di aggiornamento rivolto alle guide turistiche e ambientali. Da quando il Parco Minerario ha aperto i battenti (luglio 2001) la Società ha fissato buoni rapporti con i maggiori tour operator dell’Elba e del continente. Non è molto, ma nemmeno poco, pochissimo o niente, come invece alcuni, anche coloro che sono a conoscenza di fatti, circostanze e dati, hanno scritto nei giorni scorsi».


Anfiteatro rio marina

Anfiteatro rio marina