Una foto in cui si intravede tanta gente, ed a cui non aggiugeremo alcuna parola di circostanza: la foto dei funerali di Irene Mercantelli nell'assolato ed afoso pomeriggio di sabato 3 settembre a Rio Marina. Una foto che chiede una rassegnazione religiosa o laica difficilissima da perseguire perchè scorrendo i teorici fotogrammi di un film che da questa inquadratura parte, ma che è stato girato solo dagli occhi di chi c'era, un film che mostrerebbetto finale del transito tra di noi di una ragazza terribilmente giovane per sparire dalla vita dei suoi cari, dei suoi amici. Una vita spezzata dalle lamiere di un auto, quella che nelle rutilanti pubblicità che ci raccontano un mondo virtuale viene chiamata "il piccolo genio". Ma sul "piccolo genio" quella ragazzina bionda non era salita per correre verso chissà quali scenari, il "piccolo genio" la riportava a casa dopo una giornata di lavoro, era forse carico il "piccolo genio" di una stanchezza che è poi risultata fatale a chi stava al volante. Una brutta storia di un mondo meno immaginifico di quello delle pubblicità. Ci sono venuti in mente i versi di una triste e bellissima canzone di Francesco Guccini. Anche se la strada che porta a Rio Marina non è affatto lunga e diritta, ma al contrario breve e tortuosa, la si può dedicare ad Irene che non c'è più.
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