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Tariffa rifiuti tra strumentalizzazioni, verità e (pessima) comunicazione

Scritto da : Daniele Palmieri
Pubblicato in data : domenica, 04 settembre 2005

E' l'argomento del momento:la nuova “Tariffa rifiuti”, che ha sostituito la precedente “Tassa rifiuti”, è stata introdotta dalla nuova Amministrazione comunale e sta provocando non pochi problemi alla popolarità della coalizione guidata da Roberto Peria. Elbareport ha atteso che l'ondata emotiva causata dall'arrivo delle fatture si stemperasse per cercare di capire che cosa stesse accadendo. C'è evidente una grandissima voglia di strumentalizzare il grande impatto causato dai nuovi importi cavalcando l'onda del malumore popolare. Da parte di molti e non solo tra le file dell'opposizione di centro destra. Ma che cosa vuol dire passare da tassa a tariffa ? Vuol dire far pagare il prezzo di un servizio, quello di igiene urbana in proporzione a quanti rifiuti si producono. Il costo di questo servizio deve essere ripartito tra i cittadini interamente. Ed i costi dello smaltimento all'Elba sono alle stelle per la passata vicenda poco gloriosa (anzi, decisamente scandalosa) del sedicente gassificatore del Buraccio. Finora, con la vecchia Tarsu il comune chiedeva direttamente ai cittadini “soltanto” una parte del costo (circa i due terzi). Il resto veniva coperto dal Comune e, quindi, pagato ancora dai cittadini seppur indirettamente. La tariffa sarebbe quindi decisamente più equa: meno spazzatura produci, oppure più ricicli e meno paghi. Ma qui iniziano le note dolenti. Esa, il gestore del ciclo dei rifiuti, dovrebbe scontare solennemente le fatture di chi attua il c.d. compostaggio. Ma quanti possono davvero compostare ? Pochi. E non è ancora chiaro come dovrebbe funzionare l'agevolazione. A Portoferraio per il momento non sono previsti altri tipi di differenziata che diano luogo a riduzioni, anche perchè la società presieduta da Frangioni è ancora decisamente indietro sul fronte delle raccolte differenziate. Il meccanismo di calcolo prevede quindi un minor peso delle dimensioni delle abitazioni ed una maggiore considerazione per la numerosità del nucleo familiare. Ed in effetti pare proprio che ci sia da sfatare un luogo comune molto in voga in questi giorni, ovvero che le famiglie portoferraiesi sarebbero tartassate dal nuovo sistema. In realtà pare proprio che moltissimi nuclei familiari abbiano avuto una diminuzione rispetto all'anno passato, affatto percepita per colpa del pagamento frazionato in due sole rate anziché nelle canoniche quattro merito, per quel che è dato di sapere, dei ritardi organizzativi degli uffici di Esa. Ci sono poi gli “aiutini”che il Comune potrà dare alle fasce meno abbienti e agli anziani. Ma qui si sfiora l'assurdo. L'esenzione è prevista solo per chi ha un ISEE inferiore a 4.000 euro annui. Quanti sono i nuclei familiari in questa fascia? Pochissimi per fortuna. Con un livello di reddito e patrimonio così basso crediamo che l'ultimo dei problemi sia la bolletta dei rifiuti (probabilmente se ne producono anche pochi !). Le altre agevolazioni saranno concesse “compatibilmente con le risorse di bilancio”. Sappiamo tutti quali siano le risorse lasciate dalla precedente amministrazione. Pertanto inutile illudere i cittadini. Il vero massacro avviene invece per le attività commerciali (le c.d. utenze non domestiche) dove gli aumenti sono in molti casi da capogiro. Ma non per tutti. Banche e supermercati risparmieranno rispetto al passato. Le scuole cittadine pagheranno più del doppio, così come le associazioni e le chiese. Il Comune ci dice che gli indici di calcolo “sono stabiliti dalla legge” ma sarà opportuno forse leggerla un po' meglio questa strana norma. Particolarmente vessatoria la tariffa delle scuole:pare che l' ITC “Cerboni”, per fare un esempio, dovrà pagare oltre 17.000 euro. Praticamente impossibile con le risorse scarsissime delle scuole. Possibile che non si potessero esentare parzialmente gli Istituti scolastici? Non averlo fatto rappresenta una scelta politica particolarmente odiosa da parte di una amministrazione che ha preso l'impegno con i suoi elettori di prestare particolare attenzione al sociale e alla formazione. Per agevolare le famiglie è stato pertanto necessario colpire le attività economiche. C'era la possibilità di fare diversamente? Forse. In primo luogo introducendo la tariffa nell'arco di due anni anziché tutta in un botto. Forse si sarebbe dato il tempo a ESA di attuare efficienti politiche di riduzione dei costi e di avvio delle raccolte differenziate. Le risorse che sarebbero venute a mancare potevano forse essere reperite in altro modo. Lanciamo un ipotesi: visto lo stato tragico in cui la destra ha ridotto il bilancio comunale, può questa Città permettersi un ICI così bassa ? Siamo certi che tutti coloro che godono di agevolazioni per “prima casa” siano davvero residenti? Sono stati messi alle strette i “morosi” storici che occupano alcuni fondi commerciali comunali? Ma la vera débacle è da segnalare per ciò che concerne la comunicazione e l'informazione ai cittadini. Né il Comune né l'ESA hanno pensato di mettere in campo risorse e personale per attuare la necessaria (indispensabile !) campagna informativa sulla nuova tariffa e sulle possibili esenzioni. E l'Assessorato alla comunicazione? Dov'era? In questi giorni poi si è toccato il fondo per la scarsa e confusa “assistenza” prestata a chi chiedeva informazioni. Se l'utente andava agli uffici di ESA trovava lunghe file e una buona conoscenza da parte degli addetti sui metodi di calcolo. Per le agevolazioni però si veniva spediti in Comune dove molte persone anziane sono arrivate con gli occhi lucidi per la difficoltà di pagare in due sole rate, oltretutto molto ravvicinate, e si sono trovate nell'impossibilità di ricevere informazioni e aiuto perchè l'URP era all'oscuro di tutto ed il “funzionario addetto al sociale” era in malattia.Ogni commento è superfluo. Poi è stato inviato alla stampa un comunicato a firma dell'Amministrazione comunale che non ha chiarito molto. Nessuna traccia “comunicativa” né dell'Assessore alle Finanze Zini, né del Presidente di ESA Frangioni, fautori strenui e organizzatori del passaggio storico da tassa a tariffa. L'ennesimo errore nella comunicazione che la coalizione di Portoferraio Domani pagherà a caro prezzo in termini di consenso.


gassificatore buraccio vicino

gassificatore buraccio vicino

zini consiglio comunale

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