Con la fine di agosto si sono chiuse le mostre di due pittori elbani: Flavio Orsi che dal 20 agosto ha esposto presso la Sala Telemaco Signorini e Nevio Leoni che ha avuto il pregio e l’onore di far scoprire ai portoferraiesi un luogo dalle molte potenzialità come la Sala della Gran Guardia (locali sotto l’arco della Porta a mare). Entrambi i pittori sono soddisfatti della numerosa partecipazione del pubblico e del successo delle loro opere. Flavio Orsi è un pittore che sa rinnovarsi, come testimoniano le nuove sperimentazioni di colori e di paesaggi notturni che ricorrono nella mostra dal titolo “Atmosfere e luci”. Luci per lo più soffuse e morbide, che rendono angoli di eterna bellezza, qualche scorcio di mare tra la macchia mediterranea, le scogliere colpite dal sole, le mura di una città che Orsi sa rendere nella sua vita più autentica. Molte le barche nel porto, il mare solcato da uno scafo rosso (colore che il pittore definisce “emotivo”) a formare un’onda di emozioni fresche. Le novità più significative consistono nei quadri notturni, in cui domina l’alone di una luna che, insieme alla luce soffusa dei lampioni, si riflette in un mare nero che si tinge di tremule pagliuzze gialle, tra le sagome scure di pescherecci nel porto, creando atmosfere veramente suggestive e romantiche. Anche Nevio Leoni tenta di rinnovarsi, restando però ancora molto legato al suo particolare modo di dipingere che è il segno distintivo della sua originale pittura. La sua visione del mondo si allarga dai centri abitati alla scoperta dell’isola, aperto verso una natura che sa incantare per l’acqua turchese e verde delle sue marine, rese brillanti e vitali dai colori acrilici e i confini precisi. Le malte utilizzate da Leoni non lasciano posto per le sfumature: tutto è netto e ben definito; i colori sono forti e vivaci e più brillano più sono belli da guardare, lasciando nel visitatore un senso di gioiosa armonia. Lo Scoglietto, Portoferraio vista dal mare sono quadri unici, così come certe tele dalla forma ovale che rappresentano suggestivi scorci di paesi in collina. Le viuzze, i tetti abbracciati delle vecchie case, con le loro tegole consumate e sconnesse, rendono il senso del passato di un’isola ancora da scoprire, l’anima di vecchi luoghi che il tempo riesce solo a rendere più affascinanti dove, attraverso la traccia dei panni stesi al sole, si scorge un’umanità nascosta che tuttavia è presente e viene appena spiata dietro l’intimità delle persiane socchiuse.
Nevio Leoni capobianco
Flavio Orsi Pescherecci