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CdL di Rio Marina: su Vigneria strumentalizzazioni, retromarce e "minchiate"

Scritto da : Elena Maestrini
Pubblicato in data : giovedì, 01 settembre 2005

Prima di riorganizzare le idee sulla ridda di dichiarazioni rilasciate dai vari esponenti delle forze ecologiste-verdi-ambientaliste-antagoniste in merito al “Villaggio-Paese” di Vigneria, abbiamo dovuto faticare un bel po’. Non è facile orientarsi in mezzo alle mille strumentalizzazioni, incompetenze, retromarce e dichiarazioni in libertà che hanno caratterizzato le loro prese di posizione, perciò procederemo per schemi. LEGAMBIENTE: - Parla di un “nuovo paese chiuso ed autosufficiente, lontano ed autonomo dal “bellissimo e trascurato centro storico di Rio Marina”. Al contrario, è fin troppo evidente (e le foto dei giornali lo dimostrano) che l’insediamento di Vigneria disterebbe dal centro abitato non più di cento metri, tutti serviti da marciapiedi. - Si scaglia contro “la speculazione immobiliare nazionale ed internazionale”, dimostrando in questo modo o malafede o ignoranza sul significato del termine. Anche i bambini sanno che si può parlare di speculazione quando si acquistano aree agricole a basso costo e poi, riuscendo a renderle edificabili, se ne lucra la rendita derivante. Qui al contrario, chi comprerà, le pagherà al prezzo di mercato delle aree edificabili, realizzando quindi, a operazione compiuta, solo il valore aggiunto dei manufatti e non la rendita. - Invoca l’intervento dell’Assessore Regionale Conti affinché, facendo valere” la solenne firma del protocollo d’intesa per un “Piano Strutturale Unico”, annulli il progetto . Dimostra, così, di non sapere minimamente che l’Italia è uno stato di diritto dove, una dichiarazione d’intenti non può in alcun modo incidere su procedimenti amministrativi messi in atto secondo la legge. VERDI: - Lamentano la pochezza dei “ cinquemila metri quadrati di verde pubblico a fronte di 25mila di verde privato senza nessuna garanzia della fruibilità pubblica”. Non sanno, quindi, o non vogliono sapere, che nelle immediate vicinanze di Vigneria ci sono centinaia di ettari di verde pubblico (che più pubblico non si può) rappresentati dal compendio minerario - Parlano di un mancato “ritorno per i residenti veri dell’ Elba come potrebbe essere un comparto per la prima casa. Quindi ignorano che lo strumento urbanistico di Rio Marina prevede, a meno di cinquanta metri dal futuro villaggio, una zona per l’edilizia economica e popolare e la caserma dei Crabinieri. RIFONDAZIONE: - Prevede che “si realizzerà solo una manciata di posti precari per un empo limitato alla stagione”. Dovrebbero essere allora più chiari e dirci se ntendono modificare il modello di sviluppo elbano ed andare verso il uperamento dell’attività turistica, visto che questa per sua natura, è ssenzialmente stagionale. Ci spieghino, però, a questo punto di cosa, secondo oro dovremmo campare; - Lamenta che i “progetti pensati per il Parco Minerario rimangono per uona parte un libro dei sogni”. Ci raccontino allora cosa hanno fatto in tutto questo tempo per concretizzarli, visto che sono stati forza di governo al comune, alla Regione alla Provincia e a Roma. - Non comprende come si possa mantenere ancora attuabile la scelta del villaggio Paese, così come si era pensato venti anni prima. Vale solo la pena di ricordare a Rifondazione che il progetto di Vigneria non è partito da ventenni , ma molto dopo, quando cioè , attraverso il loro rappresentante in Giunta, presero parte attiva a quella scelta; - Le strutture portuali hanno bisogno di spazi rilevanti, a terra, per la viabilità e per i servizi connessi ai passeggeri come alberghi e quant'altro. Ma che minchiate vanno raccontando: prima demoliscono l’idea del villaggio-Paese, poi auspicano l’edificazione al suo posto di parcheggi, servizi e alberghi (vale a dire un altro villaggio paese). Ci sembra necessario, in conclusione esprime alcune considerazioni di carattere generale: - Non si può, per manifesta incapacità, far marcire nel cassetto dei progetti vitali e, poi, quando altri, si accingono ad attuarli, opporvisi con la scusa che, ormai, sono superati. - Non si può partecipare alla stesura dei programmi elettorali e poi alla prima occasione disconoscerne la paternità, come hanno fatto Verdi e Rifondazione. - Non è lecito parlare di Vigneria, vale a dire di un poggio fortemente compromesso dalla presenza di migliaia di metri cubi di capannoni rugginosi, come di una specie di novello Eden. - Se dovessero presentarsi insieme alle prossime elezioni, quali garanzie di governabilità potrebbero dare ai cittadini di Rio Marina, visto che sulle cose importanti stanno su posizioni inconciliabili?


rio marina dall'alto panorama

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