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Controcopertina: La lezione di semplice originalita dell'Hotel Cernia

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : martedì, 23 agosto 2005

Angelo Drusiani, noto giornalista de "Il sole 24 ore" ci scrive: Io ci provo ancora. Nello scorso autunno, sollecitato da una riflessione generalizzata sulle difficoltà incontrate da molti operatori turistici nel corso del 2004, manifestai il mio punto di vista, in relazione alle poco propagandate passeggiate elbane. Tra boschi, pinete, reperti d’un lontano passato, ebbi più occasioni, per effettuare escursioni assai interessanti. Mi lamentai per due ragioni: perché venni a conoscenza di queste camminate, tramite amici, quasi per caso, e perché molti sentieri apparivano abbandonati e non sempre percorribili, se non a fatica. Sarà un caso, ma nello scorso inverno e nella scorsa primavera, molte di queste passeggiate hanno subito interventi di abbellimento assai interessanti: il dibattito è servito. Perché ci provo ancora? Perché in questa vacanza, oltre ad effettuare alcune camminate, ho avuto modo di visitare un albergo. Strano per chi, come me, ha una casetta a Poggio da qualche anno. Ad indirizzarmi verso questa scelta due ragioni: la presenza di un giardino botanico, corredato da una mostra di sculture, lungo il percorso del parco stesso. Il tutto all’interno dell’Hotel Cernia, a Sant’Andrea. La proprietaria dell’albergo, cui vanno i miei ringraziamenti, ha guidato mia moglie e me lungo la strada che costeggia due piccoli corsi d’acqua, attorno ai quali una lussureggiante vegetazione gode di cure certosine. Una serie di piante, alcune delle quali ormai rare, t’accarezzano e sembrano guardarti, dopo ogni curva, certe di cogliere, nei tuoi occhi, meraviglia e soddisfazione. Meraviglia, per il loro esemplare portamento. Soddisfazione, perché gli aspetti belli della vita procurano sempre gioia. Devo aggiungere che le sculture collocate in più punti da un’artista della “scuderia” di Gulliver di Marciana Marina parevano essere nate proprio lì e che, con le piante, fossero un tutt’uno, fatto apposta per sedurre l’anima del visitatore. Che sia piaciuto a mia moglie e a me, credo traspaia chiaramente. Mi chiedo, a questo punto, quanti altri operatori dell’Elba abbiano deciso di dedicare tanta cura all’ospitalità, tanta attenzione a proporre, a chi trascorre le vacanze all’Elba, momenti che restino nella memoria, perché unici. Lontani anni luce dai giochi di società o da altre manifestazioni, che, pur interessanti, a volte, si ripetono, quasi con monotonia, ad ogni angolo. E’ forse un invito a fare dell’Elba un luogo d’elite? No, è la ricerca, combinata tra chi offre programmi e chi ne usufruisce, di possibili proposte di soggiorno che si caratterizzino per semplicità, fascino, bellezza. E’ una sorta di messaggio che chi frequenta l’Elba da tempo vorrebbe trasmettere a chi nell’isola vive, lavora, opera nel campo dell’accoglienza turistica, ma non solo. Anche chi l’amministra è naturale destinatario di questo messaggio, perché il successo dell’offerta alberghiera è il successo dell’intera comunità. Una battaglia vinta, in un comparto in cui la concorrenza non s’appisola mai. Grazie all’Hotel Cernia, per avermi ispirato queste riflessioni!


hotel cernia giardino

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