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Controcopertina - Verdi: l'Arcipelago e la politica

Scritto da : Elena Maestrini
Pubblicato in data : domenica, 21 agosto 2005

La messa in vendita dell’ isolotto di Cerboli per una cifra di 3,5 milioni di euro, notizia importante appresa ancora una volta grazie all’ attenzione di Legambiente, è l’ ennesimo esempio di come l’ Arcipelago Toscano sia considerato di fatto – da molti - una sorta di terra di nessuno dove basta arrivare e piantare una bandierina per avere buone probabilità di farsi i propri interessi privati che, spesso, sono l’ esatto contrario di quelli pubblici. (C’ è forse la percezione di una sorta di disattenzione istituzionale?). Non è detto ovviamente che tali disegni si realizzino sempre: gli ultimi anni hanno ad esempio dimostrato che una maggiore attenzione di cittadini (partecipazione) istituzioni (trasparenza) e forze dell’ ordine alla cosa pubblica è un potentissimo antidoto all’ illegalità. Ma gli ultimi episodi, dagli oscuri interessi NATO attorno a Pianosa e nel Santuario dei Cetacei alla privatizzazione vippesca di Montecristo (ci siamo quasi disabituati all’ idea che sia parte del Comune di Portoferraio…), fino al “ ritorno” di Cerboli, dimostrano che da fare c’ è ancora molto per riportare il pieno controllo democratico dei residenti e delle loro Istituzioni sul territorio dell’ Arcipelago. Certamente appare insufficiente il ruolo fin qui svolto dal Parco e un limite la frammentazione amministrativa in otto Comuni che non consente la visone d’ insieme invece necessaria. Anche da Provincia (con ben 6 consiglieri elbani!) e Regione ci si aspetta un po’ più di attenzione (come Verdi abbiamo informato i nostri eletti e anche i gruppi parlamentari chiedendo interventi, su Pianosa come su Cerboli..) Ma anche la difficoltà ad elaborare una cultura politica unitaria e strategica del territorio è di poco aiuto alla stessa azione amministrativa, per un indirizzo consapevole dello sviluppo in tutti i suoi aspetti… Varrebbe forse la pena, allora, partendo dalle persone di buona volontà, e stante l’ oggettiva difficoltà organizzativa delle forze politiche (che è comunque auspicabile crescano e si attrezzino quale elemento della democrazia) tentare – per quanto ci riguarda, nel centrosinistra - aggregazioni parallele su un piano, appunto, di elaborazione culturale e politica legata al territorio. Settembre è un bel mese…


pianosa 4

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