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Due o tre cose che so di Saddam

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : mercoledì, 12 marzo 2003

Ho letto il breve ritratto del dittatore Saddam Hussein fatto dall’amico Bruno Paternò, nulla da dire, io penso di Saddam cose ancora peggiori e le penso da quando, con il sostegno di tutto l’Occidente Cristiano e Democratico, mosse guerra all’Iran integralista e dissanguò il suo popolo in una guerra medievale dove, con l’ausilio di armi di distruzione di massa premurosamente fornite da Americani, tedeschi, francesi e russi, dentro trincee sabbiose e soffocanti, furono macellati due milioni di esseri umani. Alla gran parte dei feriti e mutilati (un combattente su due) pensarono invece gli oltre due milioni di mine gentilmente vendute dalla Repubblica Italiana che ripudia la guerra. Da quella guerra per interposto occidente, l’Iraq uscì stremato, Saddam rinsaldato, perché intanto, sempre con il consenso delle “democrazie”, aveva gassato con un prodottino americano qualche migliaio di Kurdi e represso con democratiche armi occidentali gli integralisti islamici: In cambio, per far vedere che stava con l’occidente, aveva messo fuorilegge l’unica vera forza di opposizione iraqena: il Partito Comunista ed arrestato, esiliato, fucilato e torturato i suoi dirigenti. La stessa cosa aveva fatto a nord con i guerriglieri Kurdi, sostenuto, armato ed appoggiato con operazioni militari clandestine da uno Stato della Nato: la Turchia. Questo dittatore orribile è stato sul libro paga della CIA, il colpo di stato che lo ha portato al potere è stato concordato con gli inglesi (ex padroni coloniali dell’Iraq), la rottura con la Siria, già Stato fratello retto dallo stesso partito socialista: il Baath, è avvenuta con il premuroso sostegno politico degli USA . Saddam ha così potuto indisturbatamente formare uno Stato retto da una dittatura laica, inviso ai musulmani (Bin Laden chiama Saddam “il Socialista apostata”) e sostenuto dall’occidente in funzione anti-iraniana ed anti-siriana. L’Italia ha partecipato a questo lucroso sostegno fornendo alla dittatura armi (ci sono ancora due incrociatori classe “Lupo” nel porto di La Spezia che erano destinati proprio all’Iraq), tecnologia, importanti contratti economici. Insomma, Saddam poteva essere anche un macellaio gasatore, un torturatore di oppositori e minoranze, ma era nostro amico, anzi, un nostro ottimo amico con cui i presidenti americani intrattenevano cordialissimi e non imbarazzati rapporti. Poi Saddam, avvertendo anticipatamente l’ambasciatore americano, invase il piccolo Kuwait che era una ex provincia del Califfato di Bagdad, da sempre rivendicata dall’Iraq, che i padroni inglesi avevano deciso che diventasse indipendente. Un’altra dittatura petrolifera alla quale, con una guerra per la democrazia, abbiamo restituito la libertà di avere un monarca assoluto che proibisce le libere elezioni, imprigiona e tortura gli oppositori e tratta le donne ESATTAMENTE come le trattavano i tanto odiati Talebani afghani contro i quali abbiamo fatto un’altra democratica guerra. Mi scordavo di dire che nella guerra del 1991 contro Saddam Hussein abbiamo arruolato anche tipi come il Marocco, che occupa militarmente da trent’anni, e in violazione delle risoluzioni dell’ONU, uno Stato sovrano: la Repubblica Saharawi ; la dittatura Siriana, il Regno integralista, fascista e totalitario dell’Arabia Saudita; tutte le monarchie assolute ed integraliste del mondo arabo, ed altri Stati retti da feroci satrapi che opprimono i loro popoli, truccano le elezioni, perseguitano le minoranze e le donne, ma anche Israele, stato sicuramente democratico, ma che occupa, illegalmente ed in violazione di decine di risoluzioni ONU, la Palestina e ne opprime il popolo. Lo stesso alleato di ferro di Bush, il compagno Tony Blair, ha qualche problemino con le sue ex colonie ed un grosso problema con l’Irlanda del Nord. Insomma, Saddam è uno sporco macellaio un dittatore che il suo popolo, se lasciato fare, avrebbe probabilmente già rovesciato. Invece, prima lo si è sostenuto, armato ed incoraggiato, ora lo si considera un pericolo perché possiede armi di distruzione di massa che gli abbiamo fornito noi e lo si bombarda da 12 anni ininterrottamente lasciandolo illeso ma massacrando civili innocenti e condannando alla morte per fame e mancanza di medicinali centinaia di migliaia di bimbi. Intanto, paesi amici nostri (Pakistan, India, Israele…) o nemici nostri (Corea del Nord) le armi di distruzione di massa le hanno costruite davvero, ma ci sta bene perché sono dittatori o governi integralisti e pericolosi, ma o sono nostri amici, oppure sono troppo vicini ad un grosso ed irritabile drago che è protetto da moltissime altre armi di distruzione di massa: la Cina. I dittatori vanno combattuti sostenendo chi si ribella, lavorando per la democrazia, dando mezzi alle opposizioni. Pensare che un tiranno lo si possa creare, poi sostenere contro i suoi nemici ed infine sostituire perché è un divenuto un problema economico ha poco a che fare con la difesa della democrazia e molto con il controllo delle risorse energetiche, il nuovo colonialismo e il controllo di un’area strategica. Caro Paternò, il popolo iraqeno e la democrazia con tutto ciò, con questa guerra assurda, c’entrano poco, saranno ancora una volta le vere vittime del dittatore baffuto e dei suoi ex amici occidentali in giacca e cravatta.


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