Con la riunione del 18 si è arrivati alla parte conclusiva dell’elaborazione del progetto Interreg sugli “itinerari dell’identità” da parte di soggetti dell’Elba e Capraia, della Sardegna e della Corsica. Il progetto rientrerebbe nella misura A 2.2 dei fondi europei Interreg, che riguarda “sviluppo e promozione turistica della zona transfrontaliera”. Il tema degli itinerari dell’identità, elaborato negli incontri precedenti permette di prendere in considerazione diverse possibilità per la costruzione del progetto: sentieri con segnaletica comune, circuiti a tema o un complesso di elementi organizzati (centri di informazione, visite guidate etc) che consentano la scoperta di un territorio, e in questo caso il valore aggiunto dell’interreg potrebbe essere la costruzione di itinerari che prevedano soste nelle tre isole. Il concetto di identità risponde a due bisogni: quello del visitatore, di disporre di una guida per la scopertadel patrimonio naturale e culturale del territorio che visita e quello del territorio stesso, di valorizzare il suo carattere distintivo, di recuperare le proprie radici, nonchè di accrescere il suo valore attrattivo. L’incontro fra elbani e corsi, che segue di una settimana quello fra corsi e sardi, a cui gli elbani erano mancati per problemi metereologici, si è tenuto nell’isola francese, in uno dei numerosi comuni che partecipano, attraverso le loro comunità, al progetto, il comune di Canari. La delegazione elbana, ha raggiunto la meta attraverso un itinerario emozionante, a partire dal breve e piacevolissimo volo con l’aerobus di Elbafly, che mostra l’arcipelago e le coste corse in una prospettiva singolare, per proseguire con un percorso in macchina lungo le tortuose strade che attraversano i comuni della comunità di Capo Corso (per capire il lembo settentrionale dell’isola, che sembra un dito indice sulla cartina) fra un verdeggiare di boschi, alte scogliere e spiagge incantate. Un piccolo stralcio di quello che potrebbe essere un itinerario fra le due isole. Gli elbani hanno potuto apprezzare lo stile dell’accoglienza corsa, semplice, amichevole e ricca del desiderio di mettere in comunicazione due mondi, di trovare le identità comuni, di far conoscere le proprie radici. La visita a Canari, un comune di circa 300 abitanti comprendeva anche un convento trasformato in hotel gestito dal comune, un museo del costume, una chiesa romanica simile a quelle elbane. Alla riunione partecipavano, oltre alla delegazione elbana, composta dai rappresentanti della Comunità Montana Danilo Alessi, presidente, Grazia Mazzei, assessore al bilancio, Simona Gallerotti, assessore al turismo, Carlo Rizzoli, portavoce del presidente, dal sindaco di Rio Elba e vicepresidente dell’ Ancim ( Ass Naz Comuni Isole Minori ) Catalina Schezzini e dal presidente di Elbafly Maurizio Furio, i rappresentanti delle due comunità corse, Pierre Chaubon, Presidente della Comunità di Comuni di Cap Corse, Antoinette Di Marco Sindaco di Luri, Jacques Paoli Presidente della Comunità di Costa Verde, dal Sindaco di Canari Maurice Bertoni e da numerosi altri amministratori locali con il supporto tecnico di Michel Dubost direttore di ICALPE. Quest’ultimo ha esposto le caratteristiche del progetto, concentrando l’attenzione sul concetto di identità. Qualche discussione è sorta all’interno della delegazione elbana intorno ad alcune tematiche proposte dal presidente della comunità montana (i geositi, le emergenze naturalistiche e gli sport outdoors) che ad altri non apparivano come le più caratterizzanti l’identità del territorio di fronte a temi come l’archeologia o la storia, ma è stata subito fermata dalla riflessione che l’identificazione delle tematiche degli itinerari sarà proprio l’oggetto del lavoro previsto nella prima fase dell’attuazione del progetto, il cui aspetto principale sarà quello di creare insieme una capacità di lavorare insieme. Altro tema dibattuto è stato quello dell’opportunità di far partecipare al progetto anche dei soggetti privati. Questa opzione pare scartata dalle comunità corse, che vedono i privati certamente come beneficiari, per la ricaduta economica del progetto, ma non come attuatori, mentre non è esclusa per l’Elba, dove peraltro esiste un soggetto privato, Elbafly, fortemente interessato ad una collaborazione attiva con le realtà istituzionali per uno sviluppo imprenditoriale in prospettiva. Per definire gli ultimi, ma non meno importanti aspetti del progetto, come il budget, sono previsti altri incontri bilaterali fra i rappresenti dei corsi (che sono stati nominati capofila del progetto) e quelli dei sardi e degli elbani, incontri che si terranno nei primi giorni di settembre.
coste elba da aereo
montecristo pianosa aereo
riunione interreg
museo costume canari corsica
pranzo interreg canari