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Pasquinate: La Buona Novella - Il Giano Bifronte

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : mercoledì, 12 marzo 2003

La buona novella E così l’Unto del Signore li mandò tra le genti, e loro gli apostoli si confusero tra gli anziani per portare la buona novella. Ognun di loro dispensava parabole: S.Gianni disse che le vie del Signore, come quelle della politica erano infinite basta avere fede ed una tessera, S.Marcello gli cantò l’ultimo successo di Ligabue spiegando poi ai fedeli che “Una vita da assessore è meglio di una vita da mediano” Calvus il Profeta dispensò sorrisi e parole che l’Apostolo Riccardo tradusse dall’approssimativo dialetto in italiano corretto, Tra gli astanti uno smilzo pensionato sorreggeva la lanterna magica catturando le immagini che sarebbero state tramandate ai posteri in un “Vangelo secondo loro”. Sopra a tutti invisibile ma presente aleggiava lo spirito dell’Unto del Signore che tutto sa e tutto vede e prevede….Amen Un Ateo che vede e non crede Giano Bifronte RIO, 12 MAR 2003 11.50 (anno II° E.B.) TUTTO VA BENE MADAMA LA MARCHESA ! Questo è il titolone che Elbareport doveva affibbiare alla notizia sul ritiro dello «spezzatino minerario». Almeno così appare dalle dichiarazioni della neo-accoppiata Bosi-Marchetti (chi se lo sarebbe mai immaginato?). I due «pareno» contenti, «sprizzano ottimismo da tutti i pori» e sembrano dire: ci siamo messi d'accordo e abbiamo vinto! Ma vinto fino a quando? E' vero che lo spezzatino romano s'è bruciato ma cosa stia cucinando Barbetti nessuno lo sa. La strana coppia ora ostenta ottimismo ma sa come prima o poi dovrà fare i conti con lui, il Giano capoliverese che comanda sia al parco sia in comune. Intanto al bar uno, saggio com'è, s'è chiesto: «ma il senatore-sottosegretario è il Bosi o il Barbetti?». Oligisto


Pasquino Statua Roma

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