Il Giudice per le Indagini Preliminari di Livorno Dottor Rinaldo Merani ha sentito, in mattinata di Mercoledì 17 Agosto, Davide Rosi, l'incendiario preso in flagranza di reato, mentre appiccavano le fiamme al bosco in località Monumento all'Isola d'Elba. Il ventiseienne elbamo gravato dalle pesantissime accuse è stato sentito all'interno del Carcere delle Sughere di Livorno, dove continua a restare ristretto. Poco di nuovo si è saputo su quello che è fino ad oggi certamente il più rilevante caso giudiziario del 2005 all'Isola d'Elba. Certo è che al momento, nonostante il grande volume di indagini compiuto, l'unico personaggio che, in relazione alla vicenda, risulta iscritto all'albo delle persone indagate è proprio il Rosi. Trovano però conferma da ambienti vicini allo stesso giovane campese le notizie di stampa sulle attività serrate degli agenti del Corpo Forestale dello Stato, in forma di sopralluoghi sul territorio elbano; trattiamo azioni circondate nel consueto stile investigativo del P.M. dottor Roberto Pennisi, dal massimo riserbo, mentre non tende affatto a scemare all'interno della comunità isolana, l'aspettativa intorno agli esiti della vicenda. Soprattutto chi conosce l'arrestato, e ce lo descrive come un elemento certo più figurabile come un gregario che come capo o un solista di eventuali azioni criminose, crede che altri saranno chiamati presto a rispondere degli incendi isolani.
incendio moncione 6 agosto