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Alessi: lettera aperta oltre il canale

Scritto da : Elena Maestrini
Pubblicato in data : martedì, 09 agosto 2005

L’apertura e lo spirito di collaborazione che emergono dallo scambio epistolare dei Sindaci di Piombino e di Portoferraio sono indubbiamente un fatto positivo ed un apprezzabile elemento di novità che merita di essere raccolto e valorizzato. L’Elba e la Val di Cornia hanno storicamente avuto un rapporto di reciproca diffidenza, difficile e, in alcuni casi, conflittuale. Condizioni politiche, culturali ed economiche diverse non hanno facilitato una comune riflessione sulla necessità di dare vita a relazioni condivise e ad azioni e progetti unitari. Il processo di riconversione economica che ha fortemente caratterizzato l’una e l’altra zona negli ultimi decenni ha aperto nuove possibilità e prospettive di collaborazione che sarebbe perlomeno miope lasciar cadere. Condivido pienamente per questo le parole di Peria quando afferma che è dal rispetto e dalla comprensione della peculiarità di ciascuno che si può cercare e mettere a frutto quanto ci unisce e ci appartiene. Se così avessimo fatto forse avremmo evitato la spiacevole polemica, ancora irrisolta, sulla tassa di imbarco. Ed è quindi dal metodo che bisogna partire con l’obiettivo di creare e rendere operativi strumenti permanenti di dialogo e di confronto comune. Al Sindaco di Piombino va il merito di avere pubblicamente riconosciuta questa necessità e altrettanto va detto per il Sindaco di Portoferraio che ha immediatamente raccolto la mano tesa del suo collega d’oltre canale. Ma occorre dire anche che ciò non è sufficiente e che bisogna allargare il campo all’intera realtà dell’Elba e della Val di Cornia in un corretto rapporto con tutte le istituzioni rappresentative di questi territori. Per quanto ci riguarda credo, tra l’altro, che lo sguardo va rivolto ad un ambito territoriale ancora più ampio, quale è il complesso delle isole che costituiscono l’Arcipelago Toscano con le potenzialità e le prospettive di sviluppo che esse rappresentano in quest’area del mediterraneo. I problemi su cui confrontarci e lavorare sono presenti a ciascuno di noi. Abbiamo avuto l’opportunità di discuterne recentemente anche al tavolo di concertazione provinciale per la elaborazione del Patto di sviluppo locale. Dal progetto integrato “turismo e industria nautica” alla costituzione di un macrodistretto del diportismo con un sistema rete per tutti i porti della costa e delle isole; dal potenziamento dei collegamenti marittimi all’adeguamento delle strutture portuali; dal completamento della statale 398 con la realizzazione di una seconda strada di accesso al porto di Piombino ad una più funzionale integrazione dei diversi mezzi di trasporto; dalla rete dei parchi e dei musei archeologici ai percorsi di viaggio su quelle che sono state definite le “rotte del ferro”; dai processi di innovazione tecnologica alle problematiche ambientali e dell’agricoltura di qualità; dall’uso delle risorse idriche alle questioni dell’energia. Ma enunciare queste esigenze ed auspicare l’avvio di nuovi rapporti servirebbe a poco se non si desse seguito alla costruzione di organismi di consultazione rappresentativi ed efficienti a livello istituzionale, quale potrebbe essere, per esempio, un comitato di coordinamento composto dai Sindaci e dai Presidenti degli enti comprensoriali di entrambi i territori. Incontriamoci e parliamone. Può darsi davvero che si possa avviare, come è stato detto, una feconda stagione di scambio nell’interesse dell’una e dell’altra sponda del canale.


Alessi al lavoro

Alessi al lavoro