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La Sirenetta di Olivina

Scritto da : Elena Maestrini
Pubblicato in data : martedì, 09 agosto 2005

Scultura e cultura. Colpire e scolpire. Mezzanotte, nel bosco di Marciana, con le stelle d’agosto che pungono il cielo, e poi cadono. E’ strano, c’è odore di formaggio e di segatura di quella che era una palma, e adesso è una sedia. Anche la Sirenetta si distende, è uscita a fatica dall’olivina dura come il ferro. Adesso ha le squame lucide, bagnate di smalto. Aspetta che la notte le faccia crescere le ali, e domattina annuserà l’odore di formaggio guardando le coti dall’alto. Accetta la guazza salata per l’ultima volta. Quando imparerà a volare, saprà perdonare anche la sua coda di pesce. E’ DAGA che a colpi di scalpello le ha tirato fuori le piume, ammorbidendo la pietra di ferro con il sudore. Di solito scolpisce il marmo, che in confronto gli sembra un formaggino, (ecco cos’era quell’odore). Ma adesso la Sirenetta ha un seno di ricotta. Anche dai castagni sono usciti folletti e nani, e si sono fermati nella piazzetta di Marciana ad osservare gli umani che sorseggiano terra scura. C’è una fontana che attende l’acqua, ma è chiaro che le ha fatto un “bidone”. C’è un volto accennato, con i molari verdi in evidenza ed il naso consunto. Sono accadute molte cose durante una settimana. I vicoli medievali hanno figliato strane creature di pietra che cambiano posto durante la notte. La piazza è una balia stupita. I sassi sono cresciuti sotto i piedi, la terra ha preso pieghe animate e ciarliere. Il ricordo di Mariano, pittore e scultore affezionato all’isola, è stato scolpito da 12 artisti di tutto il mondo. Marciana ha reso dignità artistica ad una pietra povera, che nessuno aveva mai pensato potesse diventare lievito per statue. Mariano, l’Olivina, ed i viaggiatori notturni delle vie del granito e dei castagni ringraziano.


sirenetta scultura

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sirenetta daga scultura marciana

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